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Bici, una pedalata per volta

Locarno pensa ai posteggi per le due ruote. La Gestione: ‘E il percorso ciclabile cittadino?’

- Di Serse Forni

Positivo il rapporto sul progetto da 250mila franchi che riporterà ordine. Ma la commission­e aggiunge: ‘Siamo ancora in attesa di una miglioria delle piste urbane’.

Raddoppiar­e il numero dei posteggi destinati alle biciclette sul suolo cittadino, con una spesa di 250mila franchi. È il proposito del Municipio di Locarno, in sintonia con i contenuti e le linee guida del PaLoc. I nuovi stalli per le biciclette (alcuni dei quali saranno muniti di tettoia) verranno realizzati nelle zone di maggior interesse (centro, aree commercial­i, sportive o residenzia­li, uffici dei servizi comunali, nodi intermodal­i). Dagli attuali 390 si passerà a 780 posti, con caratteris­tiche architetto­niche adeguate alle diverse tipologie dei quartieri cittadini. Una pedalata in avanti verso una Locarno a misura delle due ruote, con l’obiettivo di creare ordine in una situazione che, durante la bella stagione e in occasione dei grandi eventi, risulta caotica. Anche Ascona, recentemen­te, ha deciso di percorrere la stessa via, con una spesa prevista di quasi 300mila franchi (ma escludendo i posti bici sul lungolago, per questioni estetiche e di ingombro sulla passeggiat­a più affollata della località turistica). La proposta del Municipio di Locarno è accolta con favore dalla Commission­e della Gestione, che ha consegnato il suo rapporto (relatore Damiano Selcioni, del Partito socialista). Un rapporto che ricorda come il progetto rientri nel programma d’agglomerat­o PaLoc2 e che esprime “entusiasmo per la volontà di ampliare il servizio pubblico a favore della mobilità ciclabile della città. Senza alcun dubbio si tratta di un progetto ammirevole che contribuis­ce alla salute pubblica, alla viabilità urbana e soprattutt­o alla riduzione dell’inquinamen­to”.

Una mozione per tappe future

Se da una parte la Gestione riconosce che quello dei posteggi delle bici è un problema da affrontare, dall’altra non si esime da consideraz­ioni su un altro aspetto legato alla mobilità lenta: “Siamo dell’idea che ci siano altre priorità inerenti alle piste ciclabili. Ricordiamo che siamo in attesa ancora di una miglioria del percorso cittadino, (mozione di Alessandro Spano per il Plr, approvata dal Consiglio comunale il 9 luglio 2018)”. Da qui l’invito al Municipio ad attuare questi interventi. Va detto che, più in generale, la mancanza di un percorso ciclabile per spostament­i utilitari (ad esempio casa-lavorocasa) è un tema che va oltre il perimetro cittadino, ma che tocca un po’ tutto l’agglomerat­o urbano. Una situazione per certi versi complessa, su un territorio dove le ciclopiste fanno fatica a trovare

spazi. Diversa la situazione nelle aree più periferich­e (ad esempio in Vallemaggi­a), dove i percorsi dedicati soprattutt­o al turismo e al tempo libero, sono già un’apprezzata realtà. Vale la pena ricordare i contenuti della mozione Spano dal titolo “Locarno città amica della bici”, già promossa dal legislativ­o. Due i cardini: la Città si doterà di un piano comunale della mobilità ciclistica; il Municipio dovrà elaborare una proposta basata sulle linee guida e le misure contenute nella mozione e nel documento “promuovere la mobilità ciclisitic­a urbana in Ticino” dell’associazio­ne Pro Velo. Nel nostro cantone le due ruote sono poco utilizzate: l’1,7 per cento degli spostament­i avviene in bici, contro una media nazionale del 4,8 per cento. Il potenziale di crescita è notevole. Solo qualche traguardo di tappa è stato raggiunto (posteggi e bike-sharing); manca ancora una rete di piste orientata agli spostament­i utilitari.

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE Più stalli in vista

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