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Le note di New Azzan

La Big Band di Novazzano ha ripreso l’attività musicale dopo qualche anno di pausa Diretta da Claudio Belloni, uno dei suoi fondatori nel 1977, si esibirà sabato 26 gennaio a Vacallo, accompagna­ta dal vibrafono di Marco Bianchi

- Di Prisca Colombini

L’entusiasmo è quello dei primi giorni. Archiviati gli anni di pausa, la New Azzan Big Band è tornata a essere una presenza fissa sulla scena musicale del Mendrisiot­to e dell’intero Canton Ticino. Gli appassiona­ti del repertorio jazzistico possono tirare un sospiro di sollievo e prepararsi per il concerto che la New Azzan presenterà sabato 26 gennaio, con inizio alle 20.30, nella palestra comunale di Vacallo (ingresso libero). L’esibizione, diretta da Claudio Belloni, vedrà la partecipaz­ione straordina­ria di Marco Bianchi al vibrafono. La New Azzan Big Bang è nata nel 1977 grazie all’iniziativa di alcuni appassiona­ti del grande repertorio jazzistico americano, in particolar­e l’epoca delle orchestre di Glenn Miller e Duke Ellington. «Siamo nati in seno alla banda di Novazzano, da cui abbiamo preso il nome – spiega Claudio Belloni, fondatore dell’orchestra con Luciano Ronchi –. Per vari motivi, il gruppo storico ha cessato l’attività 7-8 anni prima del centenario della Musica Unione». Durante i festeggiam­enti, nel 2015, qualcosa è però cambiato e quell’idea che si stava facendo strada nelle menti di alcuni musicisti è diventata realtà. «Durante la serata dei ricordi, si è parlato della creazione della Big Band nel 1977 – continua Belloni –. Il sindaco Sergio Bernasconi ha detto chiarament­e che gli sarebbe piaciuto risentire e rivedere la New Azzan, magari composta dagli attuali membri della banda di Novazzano».

Pensavamo di fare un solo concerto ma l’entusiasmo ha avuto la meglio

Claudio Belloni lo ha preso in parola. «Ci sono voluti due anni, ma lo abbiamo accontenta­to – ci spiega –. Pensavamo di fare solo un concerto, ma l’entusiasmo ha avuto la meglio e abbiamo continuato». Il primo a mettere in campo l’entusiasmo è lo stesso direttore, che quest’anno festeggerà i suoi primi 80 anni, che per primo ha accettato la sfida. La Big Band comprende oggi 17 membri – il numero classico di una formazione di questo tipo – provenient­i dalle filarmonic­he della regione assieme ai cantanti Paolo Gianni e Francesca Parrotta. Dal ritorno ufficiale sulle scene, la New Azzan non si è più fermata. «Per due anni abbiamo tenuto il concerto di apertura della Sagra del Borgo nella cornice del Chiostro dei Serviti di Mendrisio – aggiunge ancora Claudio Belloni –. E ogni anno, il mese di gennaio è per noi tradizione tenere un concerto». L’esibizione dello scorso anno ha visto la par-

tecipazion­e di Emilio Soana (prima tromba dell’orchestra della Rai di Milano) e di Danilo Moccia (uno dei cinque migliori trombonist­i europei). L’ospite di quest’anno, come detto, sarà Marco Bianchi al vibrafono. Il musicista, classe 1980, si è diplomato in strumenti a percussion­e nel 1999 al conservato­rio di

Como e collabora con diverse orchestre classiche e formazioni camerali. Tra queste anche l’Orchestra di fiati della Svizzera italiana (con la quale ha inciso tre dischi) e le civiche filarmonic­he di Lugano, Mendrisio e Balerna. Si dedica principalm­ente al vibrafono jazz, studiando con il vibrafonis­ta, percussion­ista e compositor­e Daniele Di Gregorio. L’attenzione della Big Band è ora centrata sul concerto di Vacallo. Cosa riserverà il futuro? «L’attività continuerà – conclude Claudio Belloni –. A giugno, per esempio, parteciper­emo al convegno cantonale delle bande che si terrà al Mercato Coperto di Mendrisio».

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Dal Chiostro dei Serviti alla palestra di Vacallo, sempre diretti da Claudio Belloni

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