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Paratie a Como, condannato l’ex sindaco

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Sette condanne e cinque assoluzion­i nel processo a Como per una vicenda che in riva al Lario si trascina da oltre quindici anni: i lavori per realizzare le paratie antiesonda­zioni. Una storia infinita che sinora è costata oltre 35 milioni di euro, rispetto ai 9 inizialmen­te previsti. E non è ancora finita. Per completare i lavori si parla di altri 20 milioni di euro. Fra i condannati per abusi e turbativa d’asta c’è Mario Lucini, geologo ed ex sindaco di Como. Il collegio giudicante gli ha inflitto un anno e sei mesi, con la sospension­e condiziona­le della pena. Stefano Bruni, pure lui ex sindaco del capoluogo lariano, è stato assolto. I fatti a lui contestati, in quanto remoti, hanno fatto scattare la prescrizio­ne. Per entrambi gli ex sindaci l’accusa, rappresent­ata dal pm Pasquale Addesso, sostituto della Procura di Como, aveva chiesto la condanna a 3 anni di reclusione, senza condiziona­le. Bruni ha già rimediato una condanna da parte dei giudici di Milano per una vicenda di Bond americani falsi. La condanna più pesante è stata inflitta all’ex direttore dei lavori delle paratie, nonché dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Pietro Gilardoni: 4 anni di carcere, in parte già scontati, dopo l’arresto di due anni fa. Nei suoi confronti l’accusa aveva chiesto 9 anni e 6 mesi. Gilardoni è stato condannato anche per il reato di corruzione, riferito ad altri appalti del Comune. Due anni rispettiva­mente un anno e tre mesi le condanne nei confronti di Antonio Viola e Antonio Ferro, ex dirigenti di Palazzo Cernezzi. Viola è stato condannato anche per corruzione. La dirigente comunale Antonella Petroncell­i è stata condannata a otto mesi e Maria Antonietta Marciano, dell’ufficio legale del Comune, a un anno. Infine, un anno e otto mesi all’imprendito­re Giovanni Foti. Le motivazion­i si conosceran­no entro tre mesi. La sentenza, pronunciat­a nel primo pomeriggio di ieri, è giunta al termine di un processo durato due anni, quaranta le udienze, con battaglie in aula, spesso con toni molto accesi. I legali di Lucini, così come degli altri imputati condannati in primo grado, hanno già fatto sapere che impugneran­no la sentenza di condanna. M.M.

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