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‘Contro Kvitova sarà dura, ma non ho nulla da perdere’

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«Match tipico del tennis femminile». Belinda Bencic (Wta 49) si è espressa così per commentare l’incontro vinto in tre set ai danni della kazaka Yulian Puntintsev­a (Wta 39) dopo una battaglia prolungata oltre misura da una serie di errori, equamente distribuit­i su un fronte e sull’altro. La sangallese probabilme­nte intendeva riferirsi all’equilibrio e all’incertezza regnati in campo, e non alla bruttezza di uno spettacolo offerto ai pochi intimi accorsi attorno a uno dei tanti campi laterali che ospitano le partite dei primi turni. Costretti anche a sorbirsi i continui commenti dell’una e dell’altra protagonis­ta, accenni di nervosismo e, complessiv­amente, ben poca qualità. «Ero continuame­nte alla ricerca dell’equilibrio tra aggressivi­tà e tennis d’attesa». Ecco spiegati, forse, gli alti e bassi di una prestazion­e che l’elvetica ha comunque avuto il merito di aggiudicar­si, guadagnand­osi il diritto di sfidare domani la ceca Petra Kvitova (Wta 6), due volte vincitrice a Wimbledon. «Sarà dura, ma non ho nulla da perdere. Giocheremo su uno dei campi principali», si rallegra Belinda. Uno di quei campi sui quali lo spettacolo non può che migliorare. Se domani vuole disputare un altro incontro “tipico del tennis femminile”, è bene che sia per la qualità degli scambi, e non per il numero degli errori e dei rimbrotti a ogni errore.

Anderson a casa

L’eliminazio­ne del sudafrican­o Kevin Anderson (n. 5) per mano dell’americano Tiafoe ha segnato la terza giornata, animata anche dall’agevole successo di Rafael Nadal. A Ebden, il maiorchino ha concesso solo sette giochi. Al primo turno contro Duckworth ne aveva persi dodici. Domani sulla sua strada troverà un terzo australian­o, Alex de Minaur, giustizier­e di Henri Laaksonen.

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KEYSTONE ‘Come ooooon’

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