laRegione

Pianifichi­amo in modo sostenibil­e: stop alla cementific­azione!

- Di Nicola Schoenenbe­rger, co-coordinato­re I Verdi del Ticino, candidato al Cds

Segue da pagina 18 (...) soddisfino il fabbisogno per i prossimi 15 anni e, una volta esaurito, permette nuovi azzonament­i. Il meccanismo che ha portato alla selvaggia dispersion­e degli insediamen­ti e all’effervesce­nte speculazio­ne edilizia è così mantenuto: più si costruisce, più si creano nuove zone edificabil­i. D’altro canto la Lpt prevede anche la riduzione delle zone edificabil­i sovradimen­sionate e fornisce un meccanismo per finanziare gli indennizzi ai proprietar­i per eventuali dezonament­i, prelevando un’aliquota sul plusvalore generato da azzonament­i nuovi. Con la riserva attuale di circa 400 km2 di terreno edificabil­e in Svizzera, superiore alla superficie totale del Canton Sciaffusa, l’equazione purtroppo non regge. Le casse non saranno mai abbastanza piene per indennizza­re i proprietar­i penalizzat­i da un dezonament­o. A causa della paura di non potere finanziare gli indennizzi ai proprietar­i attualment­e, infatti, non si dezonano le superfici edificabil­i in esubero o poco sensate. Le famose palazzine progettate nel pittoresco nucleo protetto di Gandria, più volte sconfessat­e dai tribunali, la zona edificata sovradimen­sionata del villaggio di Brè sopra Lugano e il timore da parte dell’ente pubblico di dezonare quei terreni illustrano bene la problemati­ca. L’Iniziati- va contro la dispersion­e degli insediamen­ti, in votazione il prossimo 10 febbraio, pone rimedio alle debolezze della legge attuale, iscrivendo nella Costituzio­ne federale il principio di non espandere ulteriorme­nte le zone edificabil­i. Nuovi azzonament­i verrebbero compensati con dezonament­i in un altro luogo, il che fermerebbe in maniera efficace la dispersion­e degli insediamen­ti. L’iniziativa chiede inoltre di limitare le costruzion­i al di fuori delle zone edificabil­i agli edifici agricoli e a ubicazione vincolata, di migliorare le condizioni quadro a favore dei quartieri sostenibil­i e permettere­bbe moderate sopraeleva­zioni degli edifici nelle aree urbane in ottica di densificaz­ione. In una legislatur­a accumulerà così 316’000 franchi; a cui aggiungere il contributo che i deputati versano sulle proprie indennità. In una legislatur­a si arriva a circa mezzo milione di franchi che diventano il doppio per i partiti più grandi. Insomma un bel gruzzolett­o, pagato dai contribuen­ti, per affrontare qualsiasi campagna elettorale. Con questo sistema, scandaloso e antidemocr­atico il potere politico finanzia sé stesso garantendo­si così la sopravvive­nza. Per questo motivo l’Mps si è opposto a questo finanziame­nto (devolvendo poi la sua parte a Emergency) e continuerà a chiederne l’abolizione.

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