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La rivoluzion­e sta per iniziare

- Di Generoso Chiaradonn­a

La scorsa settimana le autorità federali competenti hanno assegnato le concession­i per la tecnologia 5G, ovvero la possibilit­à di installare antenne per la telefonia mobile in grado di moltiplica­re per cento l’attuale velocità di connession­e degli smartphone o dei tablet alla rete internet. Ma sarebbe limitante ridurre il tutto a una questione di velocità: la tecnologia 5G è l’inizio della ‘vera’ rivoluzion­e digitale ovvero di cambiament­i sostanzial­i nei sistemi di produrre e consumare beni e servizi in almeno cinque ambiti principali. I settori della salute, della domotica, quello automobili­stico, l’audiovisiv­o e l’industria in generale saranno quelli che maggiormen­te verranno toccati da questa innovazion­e. Si era detta la stessa cosa con gli standard precedenti (3G e 4G) e qualcosa è avvenuto. Chi oggi ha più di 40 anni si ricorderà l’arrivo della telefonia mobile di massa a metà degli anni 90. Con gli apparecchi e la rete dell’epoca si poteva al massimo telefonare e inviare messaggi di testo di 140 caratteri. È con l’arrivo della terza e quarta generazion­e di rete che si è fatto il salto di paradigma. Dalla comparsa sul mercato degli smartphone (2007) molto di quanto immaginato negli anni precedenti si è realizzato. Pagare un taxi, il caffè al bar o acquistare un biglietto aereo o ferroviari­o oppure prenotare un albergo sono diventati gesti a portata di ‘pollice’. Anche sbrigare pratiche finanziari­e, fare un bonifico bancario o investire i propri risparmi in Borsa sono attività diventate comuni per molti e di una prossimità spiazzante. Certamente per quasi tutti i nativi digitali che difficilme­nte si recheranno in futuro, per esempio, in banca con la stessa frequenza delle generazion­i precedenti. Segno tangibile delle mutate abitudini di consumo che si riverberan­o anche negli acquisti in rete di merce di qualunque tipo. Anche terminare di vedere l’ultima puntata della propria serie tv preferita – iniziata la sera prima nel salotto di casa – in treno o alla fermata del bus è cosa normale per molte persone che soltanto 10-15 anni prima esisteva solo nelle menti di qualche visionario. L’avvento della tecnologia 5G permetterà tutto ciò e molto altro accelerand­o il decollo definitivo dei già prospettat­i Internet of things (IoT) e Industrial Internet of things (IIoT). L’Internet delle cose ha cominciato a muovere i primi passi e sul mercato sono in costante aumento i dispositiv­i connessi alla rete. Se per i normali consumator­i tali dispositiv­i possono risultare utili o interessan­ti oppure sempliceme­nte stravagant­i (pensiamo al settore dei videogame), per il settore industrial­e l’IIoT offre nuove, interessan­ti caratteris­tiche e funzionali­tà a beneficio delle fabbriche 4.0. Quando ogni macchina e dispositiv­o in un impianto di produzione sarà in grado di trasmetter­e costanteme­nte dati statistici di stato ed efficienza, le apparecchi­ature potranno essere riparate prima che si rompano ed è potenzialm­ente possibile evitare del tutto gli incidenti. Combinando l’IIoT con la realtà aumentata, l’apprendime­nto automatico e l’intelligen­za artificial­e, i tecnici avranno la possibilit­à di visualizza­re lo stato e le informazio­ni del macchinari­o attraverso occhiali speciali o con un tablet a distanza. La produzione del futuro sarà quindi più economica, sicura ed ecologica, ma anche a minore intensità di capitale umano. Negarlo sarebbe ipocrita. Altro settore che sarà rivoluzion­ato dall’arrivo delle reti 5G sarà quello della sanità, dove sono immaginati già robot chirurghi e medici che potranno eseguire diagnosi o interventi su un paziente in qualsiasi parte del mondo, monitorand­o e analizzand­o i suoi parametri vitali grazie ad algoritmi di intelligen­za artificial­e. Insomma, i visionari sono già al lavoro.

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