La vita e le opere. Ma anche l’impegno pubblico
Plinio Martini nasce a Cavergno il 4 agosto 1923, secondo di otto figli maschi; il padre Adeodato è panettiere. La biografia dello scrittore valmaggese è ben riassunta nella pubblicazione “Cantore di ieri, scrittore di oggi”, che fa da guida alla rassegna del 40esimo, e da lì la riprendiamo. Martini trascorre l’infanzia tra il paese e la Val Bavona, testimone di uno stile di vita che non sopravviverà ai mutamenti sociali e territoriali degli anni Cinquanta e Sessanta. Ottenuta nel 1942 la patente di maestro, insegna a Cavergno, crescendo almeno due generazioni di giovani. Dal matrimonio nel 1945 con Maria del Ponte nascono cinque figli, due dei quali muoiono in fasce. Nella seconda metà degli anni Settanta deve lasciare la scuola a causa di una malattia. Muore prematuramente il 6 agosto 1979. Non limitata ai romanzi che lo hanno reso celebre, Il fondo del sacco (1970) e Requiem per zia Domenica (1976), la produzione letteraria di Plinio Martini si presenta varia. Nelle opere minori, distribuite su tre decenni, si trovano in nuce i temi portanti dei romanzi: si tratta di raccolte poetiche, racconti per ragazzi e soprattutto scritti vari su giornali e riviste. Delle streghe e d’altro (1979) e Nessuno ha pregato per noi (1999) raccolgono questi ultimi: nel primo le prose più narrative, nel secondo gli interventi civili. Da inediti rimasti nel cassetto sono invece stati tratti l’abbozzo Corona dei Cristiani (1993), le poesie di Prime e ultime (2001) e l’intimo Diario e lettere giovanili (2017). Martini è stato molto attivo nella vita pubblica della Vallemaggia, di cui s’impegnò a tramandare le tradizioni e per la quale combatté importanti battaglie, come quella, decennale, contro le condizioni con cui le acque valmaggesi erano state cedute ai nascenti impianti idroelettrici. Pescatore e conoscitore dei fiori di montagna, negli anni Sessanta è alla testa dell’associazione Pro Valle Maggia, che anima il dibattito e la vita culturale locali. Significativa anche la militanza politica, specchio di una sofferta evoluzione personale: iniziata nelle file del Partito conservatore democratico, si conclude in quelle del Partito socialista autonomo.