Da maggio ci sarà il ‘Binario 7’ esteso anche a tram e bus
Si chiamerà ‘seven25’ e sostituirà, a prezzo più elevato, l’attuale offerta per giovani e studenti Le imprese di trasporto riunite nell’organizzazione tariffaria nazionale ‘ch-direct’ hanno deciso di estendere l’offerta serale delle Ffs ai bus cittadini
I giovani fino ai 25 anni che possiedono un abbonamento delle Ffs ‘Binario 7’ dovranno attendere ancora qualche mese per poter usufruire anche dei trasporti pubblici locali una volta giunti a destinazione. Il nuovo abbonamento, denominato ‘seven25’ in vigore dal 1° maggio, sarà probabilmente più caro dell’attuale (129 franchi l’anno). È quanto indica il Consiglio federale in risposta a una mozione del consigliere nazionale ticinese Marco Romano (Ppd), atto parlamentare che il governo invita a respingere. Il politico ticinese chiede se non sia il caso di ampliare la validità dell’abbonamento Ffs ‘Binario 7’ – titolo di trasporto, utile per gli studenti universitari, che consente ai giovani sotto i 25 anni di viaggiare illimitatamente durante le ore serali sulla rete ferroviaria svizzera – anche alle reti di trasporto urbano. In effetti, scrive il deputato Ppd, una volta giunti a destinazione i giovani devono acquistare un ulteriore biglietto per la propria rete urbana, poiché sono poche le aziende di trasporto pubblico che riconoscono questo tipo di abbonamento sulle proprie linee. Lo studente, che arriva magari giusto in tempo per prendere l’ultima corsa, deve ancora pagare di tasca propria il bus o il tram fino al proprio domicilio. Nella sua risposta, l’esecutivo fa notare che “la sovranità tariffale appartiene alle imprese” che operano nel settore dei trasporti pubblici. Inoltre, “le Ffs non hanno facoltà di decidere circa l’integrazione di reti urbane dei trasporti pubblici nell’ambito di validità dell’abbonamento Binario 7”. Tuttavia, le imprese di trasporto riunite nell’organizzazione tariffaria nazionale ‘ch-direct’ hanno stabilito che, da quest’anno, ‘Binario 7’ sarà sostituito da un nuovo abbonamento, chiamato ‘seven25’, che sarà sempre valido a partire dalle 19 e potrà essere acquistato fino all’età di 25 anni. Il suo ambito di validità coinciderà con quello dell’abbonamento generale e comprenderà, quindi, anche il traffico urbano. Per questo motivo, “si dovrà prevedere che il suo prezzo aumenterà”. Il Consiglio federale invita a respingere anche una seconda mozione di Marco Romano con la quale si chiede che le facilitazioni dell’abbonamento ‘Binario 7’ non si esauriscano al compimento del 25esimo anno di età del titolare. «Molti studenti, per svariati motivi come il servizio militare o soggiorni all’estero, non hanno ancora concluso l’istruzione superiore entro i 25 anni», ci spiega Romano sottolineando che è ingiusto discriminarli dai loro compagni di studi più giovani. “Tutti i giovani fino a 25 anni possono usufruire di un ‘Abbonamento generale junior’ a prezzo ridotto”, replica il Consi- glio federale nella risposta e questo indipendentemente dalla condizione di studente o lavoratore (sul sito delle Ffs ci sono tutti i dettagli, ndr). “Come affermato dall’autore della mozione, il periodo di studi può proseguire oltre il 25esimo anno di età. Motivo per cui le imprese di trasporto con ‘l’‘Abbonamento generale junior’ per studenti 25-30 anni” offrono lo stesso sconto fino all’età di 30 anni anche a studenti universitari e simili, conclude il Consiglio federale facendo notare che la richiesta di Romano è già soddisfatta, senza ulteriori interventi legislativi.
Valido dalle cinque del pomeriggio
«Il tema dei costi dei trasporti pubblici è molto sentito dai giovani», ci spiega Marco Romano. «Le due mozioni sono infatti nate dal basso recependo quanto proposto su www.engage.ch, una piattaforma Internet che mira a coinvolgere i giovani nella politica federale. E posso assicurare che il tema dell’accessibilità – non solo economica, ma anche geografica – al trasporto pubblico è molto sentito dai ragazzi», continua Romano che si dichiara parzialmente soddisfatto dalle risposte del Consiglio federale e preannuncia che in marzo presenterà un altro atto parlamentare per chiedere di portare alle 5 del pomeriggio il limite orario per usare il futuro ‘seven25’. «Si potrebbe chiamare ‘five25’ e risolverebbe anche l’annoso affollamento dei treni del venerdì sera e della domenica da e per le principali città universitarie», conclude Romano.