È importante, non decisivo
Importante sì, decisivo no. Cereda: ‘Chi vincerà il derby non avrà conquistato nulla, chi lo perderà non sarà finito’.
Alla Valascia il sesto derby stagionale, che mette in palio punti pesanti per la volata playoff. Cereda: ‘Chi lo vincerà non avrà ottenuto nulla’. Chiesa: ‘È da un po’ che siamo sotto pressione’.
Ambrì – Inizia con il sesto derby stagionale, il numero 227 della storia, la volata finale della stagione regolare. Un mini tour de force che per l’Ambrì Piotta si compone di 9 partite da qui al 4 marzo. Siete pronti per la volata? «Sì – chiarisce subito il tecnico dell’Ambrì Piotta Luca Cereda –. In queste ultime due settimane abbiamo lavorato per preparare al meglio il rush finale della stagione regolare, che sarà parecchio intenso». A introdurlo sarà appunto il sesto derby stagionale, che si giocherà davanti al tutto esaurito: «L’atmosfera sarà senza dubbio quella delle grandi occasioni, ma del resto da diverse partite a questa parte, qui alla Valascia giochiamo davanti a una folta cornice di pubblico. Il derby, e più in generale tutta la volata finale, saranno molto duri, ma anche molto emozionanti: non vediamo l’ora di buttarci nella mischia». Quando all’orizzonte si profila un derby non è necessario motivare il gruppo. Ma, vista l’importanza di questa specifica partita, occorre cercare di allentare la pressione? «Non abbiamo fatto cose diverse dal solito perché, appunto, pensiamo che sia sì una partita importante, ma non diversa dalle altre. Abbiamo seguito l’abituale marcia di avvicinamento di tutte le altre partite, cercando di dare il massimo ogni giorno, e abbiamo fatto qualche passo avanti. Anche i ragazzi mi sono sembrati tranquilli: non ho avvertito particolari tensioni, eccitazione o nervosismo. Certo, il derby è sempre un po’ più speciale delle altre partite, ma al di là di questo lo valutiamo e lo pianifichiamo come le 8 che seguiranno. Ragion per cui la nostra ricetta non cambia da tutte le altre partite sin qui giocate. Dovremo portare in pista le nostre qualità, cercando di togliere tutto il tempo e lo spazio possibili all’avversario. Sarà imperativo giocare in modo aggressivo dall’inizio alla fine, portando la nostra identità sul ghiaccio».
I tre punti in palio stasera potrebbero però lanciare l’Ambrì Piotta in modo decisivo verso i playoff... «Sarà una partita importante perché ne mancano ormai poche alla fine, ed entrambe le squadre sono ancora in corsa per un posto nei playoff. Ma tanto chi la vincerà quanto chi la perderà non avrà comunque ottenuto nulla. Non credo che il risultato di questo derby sarà determinante per l’accesso ai playoff: in
palio ci sono tre punti importanti, ma niente di più. Quando avevamo battuto il Ginevra sabato tutti lo davano per spacciato, compreso il loro presidente. E invece l’indomani ha pienamente rilanciato le sue quotazioni andando a vincere all’Hallenstadion, tornando a far paura a tutti. Lo stesso, ma al contrario, è successo al Friborgo, celebrato dopo il successo di venerdì contro il Berna, ma riportato bruscamente con i piedi per terra dopo la sconfitta interna al cospetto del Rapperswil di domenica. Ora più che mai bisogna davvero prendere giorno per giorno, senza guardare troppo avanti, cercando di fare il massimo con le risorse che si hanno a disposizione». Fra queste risorse non ci sarà Isacco Dotti, che dovrà restare a riposo per circa una settimana per una contusione alla coscia destra. Ma, e questa sì che è una bella notizia, potrebbe esserci Jiri Novotny, che ieri si è allenato regolarmente. «Era il suo primo allenamento vero con i compagni. Da quello che ho visto non ho ravvisato particolari problematiche relative alle sue condizioni. Ma prima di decidere se schierarlo o meno, parlerò ancora con lui. Non da ultimo attenderemo il responso dei medici. In ogni caso se lo porterò in panchina sarà solo se sarà perfettamente arruolabile».