Otr, repulisti quasi totale
Assemblea: nel Cda 12 volti nuovi su 13. Resta solo Bianchetti, futuro presidente Si era candidato per un altro mandato il responsabile di GastroBellinzona e Alto Ticino, ma l’assemblea gli ha preferito l’outsider Fiorella Macullo
L’assemblea dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat) ha designato ieri sera in una gremita sala Arsenale di Castelgrande il Consiglio d’amministrazione per il periodo 2019-22 che risulta quasi del tutto rinnovato rispetto a quello in carica nel primo quadriennio di esistenza presieduto da Flavia Marone. La quale, dopo cinque mesi di autosospensione, non ha sollecitato la riconferma né un nuovo mandato. Su 13 membri, 12 sono nuovi e 11 sono stati confermati in blocco così come proposti dai Distretti e dalle associazioni di categoria rappresentate nell’Otr. In un caso, quello degli esercenti, vi è stato un ballottaggio essendo stata formulata in sala una candidatura non ufficiale. Il Cda risulta così composto: per i Comuni bleniesi Luca Bianchetti (sindaco di Serravalle, finora presidente ad interim di Otr, entrato nel Cda a fine 2017 e probabile nuovo presidente: lo deciderà il Cda nella sua prima riunione) ed Eliane Jemini (contadina e municipale di Acquarossa, già membro in passato del Cda di Blenio Turismo); per il Distretto di Leventina Corrado Nastasi (insegnante alla Scuola cantonale di commercio e consigliere comunale a Faido) e Sergio Barloggio (consigliere comunale a Prato e giudice di pace, già membro in passato del Cda di Leventina Turismo); per il Distretto di Riviera Joël Rossetti (responsabile dei corsi Lingue e Sport e municipale di Biasca) e Sem Genini (municipale di Riviera e segretario agricolo cantonale); per il Distretto di Bellinzona Charles Barras (direttore della Scuola superiore alberghiera e del turismo, consigliere comunale a Bellinzona) e Giorgio Krüsi (ufficiale dell’esercito). Nonché Michele Santini per il settore alberghiero, Fiorella Macullo per gli esercenti, Marco Bignasca per i trasporti turistici e a fune, Christian Rigozzi per i commercianti e Ivan Ambrosini per l’Ente regionale di sviluppo. In alternativa al membro di Cda uscente Mattia Manzocchi (presidente di GastroBellinzona e Alto Ticino) messosi a disposizione per un nuovo mandato, Eros Valchera della Fondazione Montegreco ha proposto l’esercente di Giornico Fiorella Macullo che in scrutinio segreto ha raccolto 35 voti su 74 spuntandola per tre sole schede su Manzocchi (32).
‘Senza più pregiudizi e diffidenze’
«Un ricambio generale – ha annotato Flavia Marone nel suo ultimo intervento in qualità di presidente – resosi necessario per ripartire con nuovo slancio e senza le diffidenze territoriali e i pregiudizi manifestatisi dopo la fusione del 2015 fra i precedenti quattro enti turistici». L’assemblea, che ha pure avallato i conti 2017 chiusi con un disavanzo di 22mila franchi e che nelle prossime settimane affronterà i bilanci 2018 che invece presentano un avanzo, è filata via senza polemiche. «Strano – ha annotato a un certo punto il presidente del giorno Bruno Lepori – perché mi avevano preannunciato
che sarei entrato in una gabbia di leoni». Invece niente. Segno della ferma volontà generale di voltar pagina. Nemmeno il disavanzo di 580mila franchi accumulato nella gestione dei castelli durante gli ultimi 18 anni ha generato discussione, dopo gli inevitabili accenni fatti da Marone (intervistata sul tema dalla ‘Regione’ il 13 febbraio), dal direttore Yuri Clericetti e dal sindaco Mario Branda la cui Città si è accollata la copertura di un terzo del buco. Gli altri due terzi competono al Cantone (proprietario) e all’Otr. Dal canto suo Branda ha confermato che forse già dal 2020 il Comune di Bellinzona, dopo aver promosso il rilancio turistico dei manieri, assumerà maggiori responsabilità nella loro gestione con l’intento di accrescere ulteriormente il numero di visitatori, raddoppiati negli ultimi anni.
L’ex direttore medita la querela
“In riferimento all’intervista con Flavia Marone apparsa nell’edizione de ‘laRegione’ del 13.2, il sottoscritto contesta in toto le affermazioni relative alla mia persona e al mio operato. Inoltre, anche a tutela della mia immagine e professionalità, sto valutando l’opportunità di procedere per vie legali attraverso una denuncia per diffamazione”. È quanto scrive alla redazione l’ex direttore Otr-Bat Gian Luca Cantarelli, cui l’ex presidente Marone attribuisce una serie di responsabilità nella gestione contabile dei castelli sfociata nel noto disavanzo. La redazione già nella giornata di mercoledì 13 ha tentato di parlare al telefono con Cantarelli per raccogliere una sua replica, senza però ottenere risposta alcuna.