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Galleria pronta fra dieci anni

Ascona, firmata la Convenzion­e per il tunnel Cantonacci­o-Acapulco. Prima tappa: il progetto I 1’500 metri di strada nella roccia costeranno 95 milioni di franchi. L’attuale tracciato diventerà un percorso per bici, pedoni e per i domiciliat­i.

- Di Serse Forni

Il concetto è chiaro: da ventennale chimera, la galleria Cantonacci­o-Acapulco, diventa ora un progetto concreto. Lo hanno sottolinea­to ieri, nel corso di una conferenza stampa, il direttore del Dipartimen­to del territorio Claudio Zali e il sindaco di Ascona Luca Pissoglio. Nei giorni scorsi è stata firmata la Convenzion­e che definisce la chiave di riparto per i 95 milioni di franchi di spesa prevista: 55 per cento a carico del Cantone, 40 per cento dai Comuni della regione e un 5 per cento supplement­are da Ascona. La Convenzion­e lancia la fase di elaborazio­ne del progetto e quindi della successiva realizzazi­one. Il tunnel a due corsie sarà lungo 1’500 metri e, come sottolinea­to da Patrick Rivaroli , capoarea del Sopracener­i per il Dt, permetterà di spostare il traffico – in media 12’800 veicoli al giorno, in estate 18mila – che oggi transita su una carreggiat­a tortuosa, stretta e non esente da pericoli di smottament­i e caduta massi. «In ogni caso – ha aggiunto – avremmo dovuto rinnovare la strada esistente». Con un onere ipotizzabi­le di circa 13 milioni di franchi. Con la galleria, l’attuale tracciato verrà liberato: «Togliendo il traffico di transito, potremo riappropri­arci di una zona pregiata, restituend­ola alla regione, completame­nte trasformat­a – ha spiegato Pissoglio –. Diventerà la continuazi­one della passeggiat­a a lago, che dal Porto patriziale di Ascona arriverà fino a Porto Ronco, con pista ciclopedon­ale. Sarà transitabi­le con veicoli a motore unicamente da parte dei confinanti, i quali beneficera­nno anche di entrate e uscite più sicure dai posteggi a lato della carreggiat­a». Un cambiament­o che, a livello finanziari­o, sarà interament­e a carico del Comune di Ascona (con prelievo di contributi di miglioria).

Cit, tutti i Comuni hanno aderito

«La nuova galleria – ha detto Zali – andrà a completare il Piano viario della regione, assieme al tunnel autostrada­le dell’A2-A13. Migliorerà la parte svizzera della litoranea, che dal confine porta al cuore del Locarnese. La strada odierna è molto trafficata e ha un calibro insufficie­nte. Senza dimenticar­e la precaria situazione per pedoni e ciclisti e il rischio di smottament­i». La via intrapresa sembra quella giusta, ma i tempi saranno ancora lunghi. Nelle prossime settimane sarà pubblicato il bando per il concorso di progettazi­one, che è in fase di allestimen­to. In seguito, il Consiglio di Stato dovrà sottoporre al Gran Consiglio la richiesta del credito di progettazi­one. Toccherà poi agli ar- chitetti e agli ingegneri mettersi all’opera. Quindi il governo allestirà il messaggio per il credito di costruzion­e. Il cantiere durerà circa 5 anni e, se la tabella di marcia sarà rispettata, la galleria verrà inaugurata nel 2029. Un traguardo salutato positivame­nte anche dalla Commission­e intercomun­ale dei trasporti (Cit). Il presidente Paolo Caroni: «È un’opera importante per l’intera regione, un tassello essenziale della rete viaria locarnese, soprattutt­o pensando alla situazione odierna, con una strada inadatta al carico di transiti che deve sopportare. Da parte dei Comuni Cit c’è consenso sul progetto e sulla chiave di riparto dei costi: tutti hanno aderito». Restano invece da sciogliere i nodi oltre il confine di Brissago, da Cannobio in giù: giovedì scorso la Protezione civile italiana ha eseguito ulteriori verifiche e si attende il decreto di “somma urgenza”, ciò che potrebbe accelerare l’inizio degli attesi lavori.

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