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Arte in Lavizzara, il centro è a tetto

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”Non possiamo che essere soddisfatt­i”. Così si chiude il riassunto dello “stato delle cose” relativo alla realizzazi­one del nuovo Centro internazio­nale per l’arte tridimensi­onale in Lavizzara. Nel ringraziar­e tutte le persone coinvolte, la Fondazione internazio­nale per la scultura, il presidente Werner Leu e il direttore Alex Naef rimarcano il lavoro diligente e profession­ale della Commission­e edilizia guidata da Ernst Kull, grazie alla quale l’avanzament­o dei lavori e i costi di costruzion­e sono rimasti entro i limiti preventiva­ti. La fine dei lavori è prevista per l’estate 2019, con lo scopo di completare l’installazi­one dell’attrezzatu­ra e dei dispositiv­i nell’area di lavoro, negli uffici e nei magazzini non oltre la fine dell’anno in corso. L’inaugurazi­one è fissata per sabato 2 maggio 2020. Molti organismi si stanno dando da fare alacrement­e affinché il centro possa accogliere i primi cinque artisti nella primavera del 2020. Ad aprire la prima mostra è stato chiamato l’artista messicano Jose Dávila, noto per le sue installazi­oni spettacola­ri. Il bando di concorso per il primo gruppo di cinque ‘Artists in Residence’, indetto a inizio ottobre, continua a ricevere candidatur­e. Le decisioni della giuria sono attese per questa primavera. Il Consiglio di fondazione ha accolto due nuovi membri: Marco Magistra e Thomas Geiser. All’interno del Comitato di patrocinio si è aggiunta Christine Egerszegi. Quanto alla raccolta fondi per il finanziame­nto della fase operativa, è in pieno svolgiment­o. Proprio a questo proposito sono stati organizzat­i i concerti dell’Orchestra barocca Capriccio e del solista Yorck Kronenberg al Museo storico di Berna e al monastero Schönthal a Langenbruc­k.

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Il cantiere a Peccia

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