laRegione

Mona: ‘Disposizio­ni speciali? Non ne vedo il motivo’

- M.I.

Del suo primo derby da tifoso ha solo un vago ricordo («Non saprei dire che data fosse, né il risultato finale: erano i tempi di McCourt, quindi saranno stati gli anni Ottanta, forse l’84») – ma quello di stasera, il primo da direttore generale dell’Ambrì, Nicola Mona lo ricorderà a lungo. Come si vive la marcia di avviciname­nto a una sfida così nelle nuove vesti? «A essere sinceri ci ho pensato poco nelle scorse settimane – racconta –. Ho adottato il credo di Cereda, e prendo una partita dopo l’altra...». Già, ma adesso ci siamo. «Ora che ci penso, ammetto che un po’ di partecipaz­ione la avverto, ma in realtà, per noi, e per me, è una partita come le altre. Ora che non sono più tifoso, l’approccio a un derby, come a qualsiasi altra partita, deve essere più razionale e obiettivo, indipenden­temente dall’importanza che può avere. È vero che guardando il calendario, quando vedi Ambrì-Lugano fa un altro effetto rispetto a un AmbrìLangn­au, senza voler togliere alcunché ai bernesi. Per un tifoso è una partita speciale, ma noi dobbiamo prenderla come una qualsiasi altra». Anche se ci sarà il tutto esaurito: cosa comporterà a livello organizzat­ivo? Ci saranno misure di sicurezza particolar­i? «Verranno adottate le classiche disposizio­ni previste per una partita del genere, con un dispositiv­o di sicurezza proporzion­ato all’affluenza di pubblico. All’interno dello stadio saranno adottate le misure che sono abitualmen­te previste per una partita col tutto esaurito. Del resto non vedo il motivo di fare diversamen­te. Che sia un derby o un’altra partita, non fa differenza, se non per il fatto che, come non capita quasi mai con altri avversari, il settore ospiti sarà pieno. Anche qui, però, va ricordato che la squadra ospite sarà sul posto con i propri addetti alla sicurezza che saranno in numero proporzion­ato. L’unica cosa che cambia, in sostanza, è solo il grado di ‘rischio’ della partita, ciò che determina un dispositiv­o commisurat­o e che viene discusso con i rappresent­anti delle parti coinvolte, vale a dire gli addetti alla sicurezza dei due club e i rappresent­anti della Polizia cantonale».

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland