Camorino: la Posta e la miglior soluzione
Segue da pagina 10 (...) dal cambiamento delle abitudini della popolazione e dalla crescente digitalizzazione della società, ma l’approccio del Gigante giallo dev’essere maggiormente rispettoso dei contesti locali e delle differenti necessità della popolazione. Sono stati messi parecchi paletti: la Posta deve offrire reali alternative, le regole di raggiungibilità sono divenute più severe, l’offerta nell’ambito delle agenzie presso terzi (commerci e farmacie ad esempio) e nel servizio a domicilio dev’essere paragonabile a quella dell’ufficio tradizionale. I Comuni vanno coinvolti attivamente per tempo. Il cantiere è aperto, la Deputazione ticinese alle Camere molto severa! A livello locale ho vissuto in prima persona una trasformazione in relazione a cui ho rilasciato il commento video presentato a Camorino. Lo storico ufficio postale nel centro di Mendrisio non aveva più i numeri per rimanere autonomo. Dopo attenta valutazione e discussione con la Città è stato inserito nella locale Migros. L’operazione ha permesso nel complesso di generare una dinamica positiva. Gli abitanti del centro cittadino e i vari servizi/commerci dispongono oggi di servizi postali durante l’intera giornata, fruibili anche sul mezzogiorno e la sera; il miglioramento è notevole. Nel contempo, anche grazie alla sinergia, si è mantenuto un commercio al dettaglio nel centro cittadino. Ogni situazione ha le proprie peculiarità, ma si possono forse trarre spunti. Le cifre sull’utilizzo degli uffici postali tradizionali sono impietose. Chi le contesta, quante volte la settimana va in Posta? Il trend è oggettivamente incontrovertibile. Si può decidere di combattere a oltranza perdendo ogni opportunità o si può avere un approccio critico ma costruttivo con l’obiettivo di trovare una soluzione confacente alla singola realtà. Personalmente alla lotta di trincea ho preferito la soluzione migliore per la cittadinanza. Invito Federico Rossini a non si preoccuparsi: a Berna continueremo a “stringere i bulloni alla Posta”. Nei Comuni, piuttosto che sentenziare, si cerchino le opportunità migliori a favore della vivibilità e della vivacità dei quartieri; con la giusta attenzione verso il personale per cui sono necessarie soluzioni transitorie.