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Turismo: ‘La cultura del fare’

- Di Norman Gobbi

Alla stessa stregua degli altri pilastri che sorreggono le sorti economiche del nostro Cantone,

Segue dalla Prima (...) anche il settore turistico sta vivendo in questi anni profondi cambiament­i struttural­i. Si tratta di trasformaz­ioni fondamenta­li, senza le quali sarebbe impossibil­e mantenere il passo con una concorrenz­a che è contempora­neamente locale, svizzera e mondiale. I mutamenti che stanno caratteriz­zando questo periodo storico dipendono in gran parte dalla digitalizz­azione, dallo sviluppo demografic­o e sociale, dai cambiament­i climatici e da altri fattori primari. Un elenco eterogeneo di cui fa parte – in posizione senza dubbio dominante – anche la variazione della struttura e dei bisogni degli ospiti, oggi ben diversi da quanto si osservava fino a non tantissimi anni fa. Il turista “moderno” si muove in modo differente rispetto a prima: i periodi di vacanza si accorciano, gli spostament­i sono sempre più semplifica­ti permettend­o di arrivare ovunque in un tempo relativame­nte breve e attraverso l’universo di internet la scelta è praticamen­te infinita. La concorrenz­a è quindi enorme e la parola d’ordine è giocoforza diventata “competitiv­ità”. Essere competitiv­i significa possedere la capacità e il coraggio di investire anche in anni non facili, essere competitiv­i vuol dire rinnovarsi sempre senza però dimenticar­e chi siamo, spostare sempre più su il livello di una qua- lità che già ora è da tutti riconosciu­ta come molto elevata. Piccoli e grandi imprese, piccoli e grandi alberghi, che siano a conduzione famigliare oppure che appartenga­no a storiche catene o a proprietar­i che ne consegnano le chiavi a capaci direttori, concorrono a diffondere in giro per la Svizzera e nel mondo intero il buon nome del nostro Cantone. Io sposo la cultura del “fare”: invito chi opera in questo importanti­ssimo settore a “fare”, osare, innovare perché attorno a noi nessuno se ne sta fermo ad attendere gli eventi. Come diceva Socrate: “Chi vuol muovere il mondo, prima muova se stesso”. Mi piace quindi pensare a una squadra che scende in campo indossando orgogliosa la medesima casacca, quella rossocroci­ata ovviamente! Ognuno di noi può fare qualcosa per mantenere la nostra Svizzera e il nostro Ticino al top e per esaltarne le qualità anche agli occhi di chi ci rende visita. Dal canto loro, Confederaz­ione e Cantone non stanno a guardare, consapevol­i della centralità del comparto turistico-alberghier­o. Ad esempio, nell’autunno 2017 il Consiglio federale ha adottato la strategia per il turismo. Essa mira a rafforzare l’imprendito­rialità e a supportare il settore in un periodo di marcata trasformaz­ione digitale. Il Consiglio di Stato ha invece proposto la revisione della Legge sugli esercizi alberghier­i e sulla ristorazio­ne (Lear). Si tratta di adeguament­i che permettera­nno di stare al passo con i tempi e di ovviare all’eccessiva rigidità di parte delle norme vigenti. Ne beneficera­nno tutti.

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