L’ultima strage a poche ore dalle elezioni in Nigeria
Lagos – A poche ore dall’apertura dei seggi, almeno 66 persone sono state uccise da un commando nello Stato di Kaduna, Nord della Nigeria. Si è trattato dell’ultimo e più grave episodio di violenza di una campagna elettorale estremamente tesa e confusa. Gli aventi diritto, 84 milioni, dovranno eleggere il nuovo presidente e rinnovare l’Assemblea nazionale, ma il voto giunge in una situazione estremamente degradata, nella quale le fake news hanno conosciuto una diffusione senza precedenti, fino all’annunciata morte del presidente in carica Muhammadu Buhari. I più accreditati all’elezione sono lo stesso Buhari e il leader dell’opposizione, Atiku Abubakar, imprenditore petrolifero che ha fatto del rilancio dell’economia una bandiera. La Nigeria detiene il primato di produzione di greggio in Africa, ma il livello di miseria è devastante. Saranno i giovani a determinare il risultato: sono oltre la metà degli elettori registrati in un Paese che ha 196 milioni di abitanti, il 40% con meno di 14 anni.