laRegione

Farfalle, bruchi e mantidi

-

La farfalla foglia indiana (Kallima inachus) si nasconde alla vista dei predatori grazie al suo aspetto del tutto simile per forma e per colore a quello delle foglie in cui si rifugia. E quando è immobile può sfidare chiunque (essere umano compreso) a distinguer­la da una foglia secca! Le sue ali hanno persino linee identiche alle nervature delle foglie. Una tecnica usata anche dal geco dalla “coda a foglia” (Uroplatus sikorae) del Madagascar: è veramente difficile distinguer­lo da un tronco di albero quando riposa. Questo geco, infatti, lungo dai 10 ai 30 centimetri, è abilissimo ad assumere la colorazion­e della corteccia di un albero. Di notte è attivo e va a caccia di insetti, ma durante il giorno preferisce riposare. Si appiattisc­e il più possibile su un tronco di albero e poi si adegua ai colori che lo circondano. La sua coda a forma di foglia secca fa il resto. Purtroppo, a causa della perdita di habitat, questa specie è a rischio estinzione. Alcune mantidi tropicali, invece, sono talmente specializz­ate nel mimetismo criptico da raggiunger­e delle vere e proprie forme d’arte. La neanide (l’insetto nella fase giovanile) della mantide orchidea (Hymenopus coronatus) somiglia in tutto e per tutto, colori e sfumature compresi, allo stupendo fiore di cui porta il nome. E se per caso ti stai chiedendo cosa fa una colorata mantide tropicale nel periodo in cui i fiori sono assenti, ecco la risposta: l’astuto insetto si “trasferisc­e” nelle piantagion­i, mimetizzan­dosi sulle piante di banano, che fioriscono tutto l’anno. Diversi bruchi, tutti inermi, ovvero privi di “armi” di difesa, usano le “maschere” per proteggers­i. I bruchi del Papilio glaucus o quelli appartenen­ti alla famiglia dei Lasiocampi­dae o degli Sphingidae del Madagascar portano disegnati sul torace (che, grazie a questo stratagemm­a, sembra una faccia) degli enormi occhi… falsi! Utilissimi per spaventare i loro nemici giurati: gli uccelli di cui sono il cibo. In realtà la faccia vera è piccolissi­ma, appena una protuberan­za nel gigante “mascherone”.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland