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Prima la paura, poi c’è Fazzini

Thomas Wellinger: ‘Oggi volevamo la reazione e i tre punti, ma direi che tutto sommato possiamo essere contenti anche così’

- Di Moreno Invernizzi

Un pomeriggio col fiatone in una domenica che vale sei punti: alla fine il Lugano ne conquista due, grazie al sangue freddo del momò, ma pure alla prontezza di Hofmann. ‘Sarà il karma’.

Lugano – Due punti firmati Hofmann e Fazzini. Il primo salva la partita (e forse non solo quella) dapprima scoccando un tiro toccato da Chiesa che frutta il pesantissi­mo 3-3, e poi, a un niente dal sessantesi­mo, toglie le castagne dal fuoco spazzando sulla riga un disco scagliato da Richard e destinato a finire la corsa in fondo alla rete. Il secondo, invece, fa suo il duello personale con Tömmernes segnando addirittur­a 4 rigori su 5 (e colpendo pure il palo in quello sbagliato!), mentre lo svedese del Ginevra ne segna pure 4, sbagliando­ne però 2, fra cui quello decisivo. Così, dopo un pomeriggio di passione, il Lugano fa sua la partita della paura. Quella da non perdere a ogni costo. Cavandosel­a per il rotto della cuffia. Ma è proprio da episodi simili, quello cioè della capitolazi­one sventata dal topscorer (pesante né più né meno quanto il gol propiziato poco prima), che in passato il Lugano ha dimostrato di poter prendere lo slancio per rilanciare le sue quotazioni. Per capire se anche stavolta questo episodio fungerà da trampolino occorrerà attendere le prossime partite, a cominciare dalla delicata trasferta di domani a Losanna. E intanto i bianconeri si godono il prezioso successo sul Ginevra. «Il tiro di Richard? Ero sul ghiaccio, ma francament­e non ho visto se sia entrato o meno – racconta il rientrante Wellinger –. Chissà, forse sarà stato anche il karma,

ma alla fine gli arbitri hanno deciso di no... Meglio così». Il numero 95 dei bianconeri traccia poi un bilancio della partita e del weekend: «Dopo la sconfitta nel derby contro l’Ambrì, volevamo questo successo. Non avevamo molte alternativ­e. L’ideale sarebbe stato chiuderla entro il 60’. Ma, considerat­o come sono andate le

cose, anche con due punti possiamo essere soddisfatt­i, anche perché siamo riusciti a battere un concorrent­e diretto. Dopo la delusione patita venerdì alla Valascia, oltre ai punti, cercavamo una reazione, reazione che c’è stata: sul ghiaccio, oggi siamo stati la miglior squadra: questa vittoria l’abbiamo meritata. È sicurament­e

una vittoria ottima per il morale, anche se, mi ripeto, non pagante come avremmo voluto per la classifica. Siamo comunque ancora in perfetta corsa, e in fondo questo è già un buon punto di partenza. Ora dovremo fare quel passo avanti che non siamo riusciti a fare oggi: ci attendono due trasferte molto delicate, che per noi

sarà però imperativo vincere. La vittoria ai rigori di oggi, con tanto di aggancio a poco dalla fine dei tempi regolament­ari è senza dubbio il miglior modo per introdurre questa settimana. Ho fiducia in questa squadra: siamo un bel gruppo, e soprattutt­o sappiamo cosa dobbiamo fare per vincere. Anche in trasferta».

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 ?? TI-PRESS/GOLAY ?? Deve sudare, e tanto, ma alla fine il Lugano vince la sfida della paura. Grazie al sangue freddo (e all’abilità) di Fazzini
TI-PRESS/GOLAY Deve sudare, e tanto, ma alla fine il Lugano vince la sfida della paura. Grazie al sangue freddo (e all’abilità) di Fazzini

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