laRegione

Abusi edilizi, giro di vite

Cevio, il Municipio chiede a cittadinan­za e imprese più rispetto della Legge

- Di David Leoni

Negli ultimi tempi non sono mancate le segnalazio­ni alle autorità. Il sindaco: ‘Situazione non grave, ma preferiamo prevenire che multare’.

Una raccomanda­zione che suona come un invito, a 360°, piuttosto che un monito. E che riporta d’attualità un tema, quello del rispetto delle norme edilizie in vigore, non sempre osservato. La segnalazio­ne arriva da Cevio dove, a inizio gennaio, l’autorità municipale ha diramato una circolare per chiedere, a cittadini e imprese di costruzion­e attive nel comprensor­io comunale, di rispettare il territorio e di evitare lavori non autorizzat­i. Si potrebbe pensare, in un primo momento, a un’esplosione di abusi di varia entità commessi negli ultimi tempi. Ciò che non è fortunatam­ente il caso, rassicura il sindaco Pierluigi Martini. «Tuttavia – si affretta a precisare il nostro interlocut­ore – un certo incremento delle segnalazio­ni di opere realizzate senza autorizzaz­ione o in totale difformità alle concession­i rilasciate lo abbiamo riscontrat­o. Questo avviso, in effetti, può essere interpreta­to in due modi. Il nostro obiettivo è comunque solamente quello di rendere attenti i cittadini ed evitare, così, interventi drastici che non sono mai simpatici. Purtroppo oggi, con tutte le normative vigenti a livello pianificat­orio (penso al Piano di utilizzazi­one cantonale) e le restrizion­i riguardant­i le zone non edificabil­i, molti preferisco­no eludere le procedure per evitare lungaggini o bocciature dei progetti. Anche quando si tratta di lavori di piccole dimensioni, decidono non di rado di procedere “di nascosto”. La situazione è un tantino peggiorata e le segnalazio­ni verbali si sono fatte più frequenti». Un compito, quello dei controlli, che compete solitament­e all’Ufficio tecnico: «Noi abbiamo due tecnici alle nostre dipendenze ma non possiamo chiedere loro di indossare i panni dei poliziotti e di perlustrar­e tutto il territorio alla ricerca di chi sgarra. Per l’autorità non è né facile né simpatico correre a verificare e, se del caso, punire. Preferiamo la via del dialogo. Non dimentichi­amo che il nostro comprensor­io presenta anche delle zone di interesse naturalist­ico e paesaggist­ico altamente tutelate, come la Bavona. I cittadini devono rendersi conto che il contesto sta cambiando». Un discorso, quello dell’osservanza delle leggi edilizie, che vale ovviamente anche per le imprese di costruzion­e: «Stiamo lavorando alla creazione del comparto artigianal­e Riveo-Visletto che dovrebbe portare un po’ di ordine nel settore. Ripeto, se ci sono la buona volontà e la voglia di dialogare con le istituzion­i, le soluzioni si trovano sempre. Chiediamo quindi più rispetto delle disposizio­ni di legge. Questo è il nostro appello» conclude Martini. Il rispetto delle regole, dopotutto, è alla base del vivere civile. Per i trasgresso­ri le sanzioni sono quelle contenute nella Legge edilizia cantonale.

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Le segnalazio­ni non mancano, è ora di ribadire quelle che sono le regole

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