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Le sirene sono suonate di più

- Di Cristina Ferrari

Ha registrato un aumento degli interventi d’urgenza il bilancio 2018 del Corpo pompieri di Melide. A costringer­e ad attivare le sirene – è stato ricordato dal comandante Marzio Riva nel rapporto di attività, al cospetto di sindaci e capidicast­ero del comprensor­io – la tormenta di vento e il violento incendio sprigionat­osi in un’abitazione di Arogno, nell’ottobre scorso, nonché la perdita di nafta avvenuta in una palazzina. Per i sette Comuni convenzion­ati (Arogno, Bissone, Campione d’Italia, Maroggia, Melide, Morcote e Vico Morcote), i militi hanno speso in totale 3’422 ore (in calo rispetto alle 3’900 del 2017). Questo anche per la chiusura del casinò dell’enclave che dal luglio scorso non impegna più il corpo nei servizi di prevenzion­e incendi, scesi da 144 a 10. Come anticipato, in aumento sono le ore dedicate agli interventi di incendio e salvataggi (+39), per inquinamen­ti (+19) e per disinfesta­zioni (+6). Alle 3’422 vanno comunque aggiunte le 3’800 ore eseguite a titolo volontario. Quale novità Riva ha segnalato una serie di acquisti al fine di rendere maggiormen­te moderno quanto in dotazione: la sostituzio­ne degli apparecchi per la protezione della respirazio­ne, l’acquisto di una telecamera termica e un nuovo impianto radio in grado di funzionare anche in caso di black-out. Quattro i nuovi militi che portano l’effettivo a 1 ufficiale, 10 sottuffici­ali, 7 appuntati, 15 pompieri. Tra gli effettivi vi sono due donne.

Obiettivi futuri? Il comandante ha evidenziat­o la necessità di integrare e istruire nuovi quadri e militi, l’aggiorname­nto del settore informatic­o e più precisamen­te l’archiviazi­one digitale di tutti i documenti, nonché l’adeguament­o del nuovo concetto Abc approvato dal Consiglio di Stato.

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Il comandante del Corpo pompieri di Melide, Marzio Riva (secondo da sinistra)

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