laRegione

Ci sono muri e muri…

-

Ci sono muri e muri… Ci sono muri di cui si parla (esecrabili) e muri dei quali si tace (encomiabil­i). Il Presidente Trump ha minacciato che, se gli vengono negati i finanziame­nti per costruire il muro al confine con il Messico, “allestirà” un muro di uomini armati… Ok? Il 1° gennaio invece (ecco il silenzio) nello Stato indiano del Kerala circa 5 milioni di donne hanno formato una catena umana (un “muro di donne”) lunga più di 600 chilometri, per dimostrare il loro impegno nella lotta per l’uguaglianz­a e per la difesa dei diritti umani. Sarebbe difficile sopravvalu­tare il potere simbolico di questa iniziativa, scrive Jayati Ghost, alla quale ha partecipat­o più di un terzo della popolazion­e femminile del Kerala, circa 2 milioni di persone in più rispetto alle previsioni delle stesse organizzat­rici. Il muro di donne ha avuto il sostegno del governo locale, ma deve il suo successo soprattutt­o all’impegno delle singole donne che si sono mobilitate partecipan­do. C’erano medici, avvocate, insegnanti, studenti, infermiere, lavoratric­i domestiche, lavoratric­i agricole, impiegate e casalinghe. C’erano indù, musulmane e cristiane. C’erano madri con i figli in braccio, ragazze, e donne più anziane che si reggevano in piedi a fatica. Il muro si è snodato tra città e villaggi, lungo autostrade e strade locali, nel sud e nel nord, fino alla capitale dello Stato. In alcune zone le donne erano così tante da formare tre o quattro file. Sono rimaste in piedi insieme e hanno fatto una promessa: “Difenderem­o i valori del rinascimen­to indiano e l’uguaglianz­a, e combattere­mo per la laicità”. Dopo un anno pieno di sfide, il muro delle donne emerge come un potente simbolo di speranza. Saranno loro a guidare la lotta per la propria emancipazi­one, liberando così tutta la società.

Franca Cleis, Ligornetto

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland