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Bergoglio decreta sugli abusi

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Roma – Sarà un “Motu proprio” di Jorge Bergoglio una delle (prime) azioni concrete chieste dallo stesso papa per rafforzare la prevenzion­e e il contrasto alla pedofilia e agli abusi in genere nella Chiesa Cattolica. Lo ha anticipato padre Federico Lombardi a conclusion­e dei quattro giorni di incontri sulla “Protezione dei minori”, ieri in Vaticano.

Il “Motu Proprio” (una decisione del papa non sottoposta ad alcun organismo della curia, e che ha valore di decreto) accompagne­rà una nuova legge dello Stato della Città del Vaticano e le Linee guida per il Vicariato della Città del Vaticano sullo stesso argomento. Inoltre è imminente la pubblicazi­one da parte della Congregazi­one per la Dottrina della Fede di un “vademecum” che aiuterà i vescovi del mondo a comprender­e chiarament­e i loro doveri e i loro compiti. Ugualmente, ha aggiunto Lombardi, saranno formati team competenti per “aiutare” le conferenze episcopali e le diocesi che si trovino in difficoltà per affrontare i problemi e realizzare le iniziative “per la protezione dei minori”. “Abbiamo ascoltato le voci delle vittime dei terribili crimini di abuso sessuale su minori da parte di membri del clero – ha detto Lombardi –. Chiediamo loro perdono come pure a tutti i nostri fratelli e sorelle, per ciò che abbiamo fatto di male o che abbiamo mancato di fare”. Lombardi ha anche citato le parole di Karol Wojtyla del 2002: “La gente deve sapere che nel sacerdozio e nella vita religiosa non c’è posto per chi potrebbe far del male ai giovani”. Un caso di omonimia, forse, con il Wojtyla che a lungo “coprì” Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, privato del ministero pubblico solo nel 2006, cinquant’anni dopo le prime denunce sulla sua doppia vita, con abusi anche sui figli naLe turali.

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KEYSTONE scuse non bastano

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