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‘Incapaci di reagire’

Ambrì Piotta battuto in casa dal Bienne. Per il tecnico dei biancoblù, Luca Cereda, ‘è una sconfitta meritata’.

- Di Marco Maffiolett­i

Ambrì – Il Bienne è davvero la bestia nera dell’Ambrì. Quattro sconfitte in altrettant­e partite in regular season. «Eppure, nonstante ciò, non credo che i bernesi non ci vadano a genio – afferma Fabio Hofer –. Abbiamo avuto parecchie occasioni da rete, ma non siamo stati capaci di sfruttarle, mentre loro si sono dimostrati più scaltri. La differenza è questa». L’analisi dell’austriaco non fa una grinza in fondo. «Ci è mancato forse anche un pizzico di fortuna, anche se segnando solo una rete è praticamen­te impossibil­e vincere una partita».

Nel finale, l’Ambrì è parso un po’ affaticato e non è riuscito più a spingere. «L’energia c’era, ma i nostri avversari hanno ripreso in mano le ostilità. È strano, ma nel complesso l’intero confronto è risultato un po’ anomalo». Ora c’è il volatone finale con le ultime quattro sfide. I leventines­i sono al settimo posto e vantano un punto di vantaggio su Zsc e Lugano. «Molto lo deciderà il mentale: è una questione di testa, non bisogna essere nervosi. La pressione? Siamo profession­isti, c’è sempre, è imperativo non lasciarsi però distrarre da ciò. È meglio investire le forze nell’applicare il siste- ma voluto dall’allenatore», dice il 28enne, sempre in attesa di conoscere il suo futuro profession­ale. «Mi trovo bene qui in Leventina, ma al momento non c’è ancora nulla di deciso e il discorso è prematuro».

Luca Cereda analizza la sconfitta: «Abbiamo cominciato bene, ma alla prima avversità non siamo stati in grado di reagire. Credo che il risultato alla fine del primo tempo non rispecchia­va l’andamento del gioco ma appunto, la nostra incapacità nel reagire ha fatto sì che la sconfitta fosse meritata». Per i suoi ragazzi è un fine settimana da 0 punti. «Può succedere; era sicurament­e un weekend importante, ma lo erano anche quelli precedenti e lo sarà pure il successivo. In generale ci si sta un po’ dimentican­do chi siamo e da dove veniamo; si sta guardando troppo avanti. Noi dobbiamo lavorare più degli altri, è l’unica strada percorribi­le per arrivare a fare certi risultati, e bisogna restare con i piedi per terra. Prima di questa partita eravamo a pari punti col Bienne, uno squadrone, basta vedere la loro formazione piena di grandi giocatori. Essere qui a questo punto della stagione a giocarcela ci rende più che felici. Siamo sulla buona strada, ma è indispensa­bile continuare a remare per rimanere sulla retta via».

Cereda analizza infine le 4 sconfitte patite contro il Bienne (17 reti incassate e solo 2 realizzate). «Nelle prime due gare stagionali loro erano di un’altra categoria, mentre nelle ultime due uscite siamo stati più vicini agli avversari, ma manca ancora qualcosa al fine di colmare il gap».

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TI-PRESS/GOLAY Künzle batte Manzato per la terza volta: la partita finisce qui

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