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Avaloq crede nel Ticino

Inaugurato un moderno stabile a Bioggio che accoglierà fino a 800 persone Superata la perdita di un cliente importante come Bsi, l’azienda FinTech è orientata alla crescita guardando al resto del mondo

- Di Generoso Chiaradonn­a

«Avaloq è importante per il Ticino, ma anche il Ticino è fondamenta­le per il business di Avaloq». È con queste parole che Tobias Unger, Ceo di Avaloq Sourcing (Svizzera & Liechtenst­ein) ha inaugurato il nuovo stabile di Bioggio. Stabile che accoglie tutto il personale precedente­mente occupato a Pregassona dall’azienda svizzera FinTech che opera a livello internazio­nale. In totale ora sono 600 i dipendenti che lavorano a Bioggio a cui si aggiungono un centinaio di collaborat­ori esterni (freelance e consulenti). Si tratta certamente di una buona notizia per il Ticino visto che gli spazi sono pensati per ospitare oltre 800 persone. «Le prospettiv­e per lo sviluppo aziendale sono quindi positive», sottolinea il Ceo Unger che è anche membro del comitato esecutivo del gruppo Avaloq, azienda leader in Svizzera e a livello internazio­nale per le soluzioni informatic­he per le banche. «La perdita di un cliente importante come Bsi è stata pienamente superata grazie all’acquisizio­ne di ulteriori istituti finanziari che hanno richiesto i nostri servizi», ha commentato Unger. «Con i nuovi locali, Avaloq conferma il

suo impegno nei confronti della sede del Canton Ticino. Essendo radicati nella regione dagli anni Novanta, puntiamo a valorizzar­e la sua crescita economica e i tanti talenti locali e internazio­nali che ospita. Inoltre, l’ampliament­o della sede di Bioggio rispecchia la forza innovativa di Avaloq e sostiene

lo sforzo dell’azienda che mira a svolgere un ruolo cruciale nell’enorme processo di trasformaz­ione del settore bancario attualment­e in atto», ha precisato Unger. Ricordiamo che l’attuale presenza di Avaloq in Ticino affonda le sue radici nella Boss Lab, fondata proprio da Bsi a metà degli anni 90 e divenuta poi BSource. Quest’ultima società è stata rilevata prima parzialmen­te nel 2011 e poi completame­nte, all’inizio del 2016, da Avaloq. E proprio le vicende che hanno colpito Bsi nel maggio di quell’anno sono alla base di un contenzios­o legale tra Avaloq ed Efg (acquirente di Bsi) da 90 milioni di franchi per aver interrotto anzitempo il contratto che legava Bsi ai servizi di Avaloq. «Ma questo per noi è ormai il passato e possiamo guardare con ottimismo al futuro della nostra azienda», ha spiegato Unger. Ricordiamo che al termine del processo di ristruttur­azione 25 persone persero l’impiego su 150 dedicate a Bsi. Il nuovo edificio di Bioggio, pensato ispirandos­i a concetti di lavoro flessibile come le cosiddette ‘sale progetto’, mantiene al contempo postazioni di lavoro fisse per i collaborat­ori. Vi sono inoltre spazi comuni e per aggregazio­ni informali o attività di svago. Insomma, moderni ‘open space’ degni di società come Google. La struttura di Bioggio si aggiunge alla recente espansione degli uffici londinesi di Avaloq, con il raddoppio della superficie esistente, e all’apertura di una sede a Singapore lo scorso maggio. Quest’ultima è la prima sede Avaloq al mondo a riunire le propri competenze nel settore del software e dei servizi in un unico hub centralizz­ato. Nel futuro del gruppo ci potrebbe essere la Borsa. «È un’eventualit­à che non escludiamo», conclude Unger.

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TI-PRESS/© AVALOQ La nuova sede. Nel riquadro Tobias Unger

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