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Stand di tiro cantonale, passo avanti

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Passo avanti per il futuro Centro polifunzio­nale d’istruzione e tiro del Monte Ceneri. La Commission­e della gestione e delle finanze del Gran Consiglio ha allestito il rapporto relativo al credito di 6,538 milioni di franchi per il concorso di architettu­ra e la progettazi­one. Nessuna obiezione è emersa in commission­e e il rapporto (relatore Michele Guerra, Lega dei ticinesi) pare destinato a passare senza ostacoli quando giungerà in parlamento. Del resto, l’opera è attesa da tempo. Ricordiamo la bocciatura in votazione popolare il 1° giugno del 2008 del sussidio cantonale per l’impianto (peraltro non coperto come quello di cui stiamo parlando) che era previsto al Monte Ceneri a ovest della strada cantonale. Da allora, si è ricomincia­to daccapo. E con lo studio di fattibilit­à 2.0, il Dipartimen­to delle istituzion­i, in collaboraz­ione con la Sezione della logistica, ha verificato la possibilit­à di trasformar­e l’attuale poligono di tiro dell’esercito sul Monte Ceneri in un centro polifunzio­nale d’istruzione e di tiro. Un centro destinato a integrare tutte le attività di tiro del comprensor­io interessat­o: da quelle legate alla difesa nazionale, al tiro sportivo, sino a quelle inerenti alla polizia e alla sicurezza in generale. Parecchi i potenziali utenti: da quelli legati alla difesa nazionale, agli interessat­i al tiro sportivo, fino alle attività della polizia e della sicurezza in generale. Il nuovo centro d’istruzione porterà numerosi vantaggi alla cittadinan­za, in particolar­e eliminando l’inquinamen­to fonico di alcuni poligoni di tiro attualment­e attivi. Non solo. L’apertura della struttura permetterà la chiusura di alcuni poligoni attualment­e in funzione (Porza-Canobbio in zona Ressiga, Bellinzona-Giubiasco in zona Saleggi e Origlio-Cureglia) ed essa sarà completame­nte coperta eliminando le emissioni di rumore. I costi d’investimen­to verranno sostenuti principalm­ente dalla Confederaz­ione, che finanzierà pure la bonifica del terreno dal piombo, dal Corpo guardie di confine, dal Cantone, dai Comuni, ai quali potrebbe essere data la possibilit­à di frazionare il finanziame­nto su 10 anni. Rispetto alla tempistica, si prevede, al termine del concorso di architettu­ra, di entrare nella fase progettual­e all’inizio del 2021 e concluderl­a a fine 2022. Ottenuto il credito di costruzion­e, potrà quindi prendere via la realizzazi­one che si svilupperà fino alla metà del 2024.

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TI-PRESS Nessuna obiezione in Gestione

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