Sere d’inverno a Lugano
La creatività e il divertimento musicale è sempre stato un valore aggiunto alla nostra vita stessa. La musica ha sempre rappresentato la colonna sonora della nostra vita, ed è espressione di una forma di energia capace di trasmettere forti emozioni tali da far sognare e ricordare il nostro percorso passato e presente. Perciò non riesco a comprendere che durante il periodo invernale a calar delle tenebre, Lugano, che io amo tantissimo, diventi una città fantasma senza anima, pietrificata. Credo che i nostri amministratori dovrebbero trovare gli spazi, e modi per vivere e far vivere chi ama la musica anche fuori dagli schemi, senza voler solo e sempre cultura monumenti, chiese, montagne, arte, teatro, cinema. Bisogna coinvolgere e far partecipare i giovani in sedi opportune per trovare dei talenti musicali a livello cantonale e nazionale, che qui in Ticino non hanno punti di riferimento. Lugano ha bisogno di due programmi diversi: uno estivo e l’altro invernale! Ovunque si vada nei bar d’inverno di sera sono desolatamente vuoti perché manca l’intrattenimento musicale: karaoke, gare musicali, piano bar ecc... Agevolando permessi attraverso regole accettabili, si può dare alla città quel senso di appartenenza ed emozioni che solo la musica sa dare e non solo l’ascolto proveniente sempre dall’estero al passivo! In Ticino abbiamo buoni talenti peccato che non hanno spazio per poter mostrare tutto il loro valore, e dal punto di vista artistico non esiste una vera scuola musicale contemporanea per valorizzare i nostri talenti, bisogna sempre andare all’estero, per chi vuole intraprendere una carriera degna di grande ascolto musicale! Si investe su tutto tranne che nella musica!
Nicolò Panepinto, Pazzallo