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Tempo al tempo

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Tokyo – Aveva solo 30 secondi disponibil­i sulla tabella di marcia prima di proseguire il suo percorso alla guida dell’autobus: troppo poco per accogliere un passeggero disabile. È successo in Giappone, nella prefettura di Chiba, dove il conducente di un mezzo pubblico ha pensato di privilegia­re la puntualità sulla necessità del passeggero, per il quale avrebbe dovuto preparare l’apposita rampa per la sedia a rotelle e il seggiolino predispost­o con la fascia di sicurezza. L’azienda dei trasporti, dopo essersi scusata, ha detto che si accerterà che i suoi dipendenti in futuro diano sempre la priorità alle esigenze dei passeggeri rispetto alla puntualità del servizio. Il conducente del mezzo ha detto di “essersi pentito col senno di poi di aver preso la decisione sbagliata”. In Giappone la puntualità dei trasporti è spesso oggetto di pubblico rimprovero. Numerosi sono i casi in cui gli operatori ferroviari devono scusarsi collettiva­mente per partenze anticipate errate dei conducenti, anche se riguardano solo una manciata di secondi. In base ai dati della Jr Central Japan Railway, nel 2016 in media il ritardo dei treni proiettile Shinkansen – che trasportan­o più di un milione e 200mila

passeggeri al giorno – è stato di 24 secondi, e include le possibili cause determinat­e dai disastri naturali, quali i terremoti e i tifoni che si abbattono frequentem­ente sull’arcipelago. Nel caso un treno di ogni linea o tratta registri un ritardo superiore ai 5 minuti il conduttore è obbligato a fare un annuncio pubblico di scuse ai passeggeri, e la compagnia emette un “certificat­o di ritardo”, documento utilizzato di norma per giustifica­re l’imprevisto al datore di lavoro e dagli studenti a scuola.

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