In Libia torna anche l’Isis
Incursione dello Stato islamico a sud di Sirte. Haftar arranca a Tripoli 13 mezzi assaltano Fuqaha: almeno tre morti, incluso il sindaco. Rallenta l’offensiva dell’Esercito nazionale libico. Negoziati per la pace rinviati.
Tripoli – L’ulteriore caos creato in Libia dall’attacco del generale Khalifa Haftar a Tripoli è stato sfruttato dall’Isis per tornare a colpire. E anche se l’assalto lanciato giovedì dall’uomo forte della Cirenaica sembra aver perso slancio, un altro suo effetto è il rinvio a un fumoso futuro della conferenza nazionale di Ghadames: quella che a partire da domenica – sotto l’egida dell’Onu – avrebbe dovuto indicare una data per le elezioni. E quindi scongiurare la terza stagione di guerra civile dopo la rivoluzione del 2011 e il conflitto interno del 2014. Lo Stato islamico ha attaccato a Fuqaha, nel distretto di Jufra, 370 chilometri a sud di Sirte. Secondo ricostruzioni dei media, i terroristi sono arrivati di notte a bordo di 13 mezzi e hanno ucciso almeno tre persone, tra cui il sindaco, Ismail al-Sharif. Nella loro furia hanno dato alle fiamme alcune abitazioni di poliziotti e la sede delle Guardie municipali del centro, il cui capo è stato rapito e poi liberato. Fuqaha, una delle ultime roccaforti di gheddafiani, era stato anche bastione dell’Isis stesso nel periodo 2015-2016.
L’altro segnale preoccupante è arrivato dall’inviato dell’Onu in Libia, Ghassan Salamé, che ha ufficializzato quello che tutti temevano: in queste condizioni, tra “bombardamenti d’artiglieria e raid aerei”, non si può tenere la conferenza fino ad oggi prevista per il 14-16 aprile nella città libica al confine con la Tunisia. Solo negli ultimi tre giorni gli scontri hanno causato 47 morti e 181 feriti. Nove i civili uccisi, tra cui due medici. Cresciuto a circa 3’500 il numero degli sfollati. L’Esercito nazionale libico (Lna) di cui Haftar è comandante generale ha incassato diverse notizie negative: altri 23 prigionieri e, soprattutto, 34 defezioni. Lo scalo occidentale di Mitiga ha riaperto per i voli notturni e lo stesso Lna ha fatto capire che non intende colpirlo di nuovo. Oggi si riunisce nuovamente il Consiglio di Sicurezza dell’Onu.