Un Pardo crazy per John Waters
Premio d’onore per l’irriverente regista statunitense. E una nuova sessione in Piazza.
Un po’ di trash a Locarno, quel cinema “sfrontato, ludico e gioioso” (parole della direttrice Lili Hinstin) che arriva al Festival del film con il regista, sceneggiatore e attore statunitense John Waters, Pardo d’onore Manor della 72ª edizione. Autore di film controversi, in oltre cinquant’anni di carriera Waters ha raccontato con il suo particolare sguardo ironico e provocatorio le problematiche che attraversavano la società e il mondo dell’arte del suo tempo, prendendo di mira in particolare i valori tradizionali occidentali. Al festival si potrà ripercorrere tutta la sua opera, dai cortometraggi di debutto al primo lungometraggio ‘Mondo Trasho’ del 1969 con Harris Glenn Milstead, ovvero la drag queen Divine, protagonista di molti suoi film tra cui ‘Pink Flamingos’ del ’72, manifesto del cinema trash che gli regala la notorietà definendo e consacrando il suo stile. Abbiamo poi ‘Female Trouble’, ‘Desperate Living’ e, nel 1981, ‘Polyester’ che al festival sarà presentato in odorama: agli spettatori prima di entrare in sala verrà consegnato un cartoncino con diversi odori da annusare in precisi momenti del film. Assistiamo poi a una svolta hollywoodiana, con ‘Hairspray’ (‘Grasso è bello’, 1988), ‘Serial Mom’ (‘La signora ammazzatutti’) e ‘Pecker’, subito seguita da un ritorno alle origini con ‘Cecil B. Demented’ (‘A morte Hollywood’) che sarà proiettato, in seconda serata, in Piazza Grande il 16 agosto.
Crazy Midnight
Gli habitué del festival lo sanno: in Piazza Grande le cose più particolari e interessanti arrivano dopo mezzanotte. Una particolarità che adesso è messa nero su bianco col titolo ‘Crazy Midnight’, etichetta che racchiude le cinque seconde proiezioni in Piazza Grande di film “contro gli standard, gli stilemi, i canoni, la narrazione classica, il già visto”. Ma queste follie notturne non solo l’unico regalo di John Waters: avremo infatti, il 7 agosto alle 15.30, il film muto ‘Show People’ di King Vidor (1928), scelto personalmente da Waters per aprire in musica il festival in collaborazione con l’Orchestra della Svizzera italiana che, diretta da Philippe Béran, musicherà dal vivo il film.