L’allarme del Wwf: ‘Il fiume Ticino è quasi morto’
«Il fiume Ticino, oggi, più che un fiume è un canale di scolo». Di più: «Biologicamente è quasi morto». È un allarme che suona forte quello contenuto nelle parole di Francesco Maggi, responsabile del Wwf Svizzera italiana. Quindi basta, bisogna intervenire. E ghiotta occasione per delineare le future sfide che attendono il Wwf è la propria assemblea annuale, a margine della quale Maggi, incontrando la stampa, annota che «la grande vittoria sull’aumento dei deflussi minimi, attesa per anni, è sicuramente un buon primo passo. Ma il fiume è da risanare, soprattutto dalla Bassa Leventina fino alla confluenza con la Moesa. Il corso d’acqua dipende dalle esigenze delle centrali elettriche, con la fauna che ne soffre tantissimo». Un altro obiettivo importante per il 2019, spiega il presidente del Wwf Svizzera italiana Massimo Mobiglia, è «l’aggiornamento del Piano energetico cantonale (Pec). La versione che è attualmente in vigore è ben lontana dagli impegni assunti dalla Svizzera». Nel senso che «contenere il riscaldamento globale entro +1,5 gradi significa azzerare le emissioni di CO2 entro il 2040. Chiederemo, con una risoluzione al Consiglio di Stato, di adeguare in questo senso il Pec». E cosa può fare il Canton Ticino davanti a questa emergenza che coinvolge ormai tutto il mondo? Portare il proprio mattoncino, «ad esempio misure incisive che vadano a promuovere la produzione di energia solare e l’elettrificazione del parco veicoli». Provvedimenti, questi e altri «a difesa della biodiversità e contro l’uso dei pesticidi», che saranno difesi e portati avanti da una nutrita schiera di deputati «con una forte sensibilità ambientalista», riprende l’ex deputato e capogruppo dei Verdi Maggi. Sì, «perché il partito in Gran Consiglio è sopravvissuto a un ricambio storico, non era evidente ed è un risultato importantissimo». Ma buoni segnali arrivano anche da altre forze: «Sono state rielette Merlo e Patuzzi, che non credo abbiano rinnegato il loro animo ambientalista, nel Pc c’è Lea Ferrari, nel Ps Anna Biscossa... insomma, le energie non mancheranno». E sul Plr è netto: «Se si leveranno voci a favore dell’ambiente tanto meglio, ancor di più se assieme al mondo economico che rappresentano».