Con la probabile approvazione della riforma fiscale e dell’Avs il Ticino entrerà in un nuovo contesto competitivo internazionale
Lugano – Quali sono le prospettive della fiscalità ticinese nel prossimo futuro? Cosa aspettarsi dal risultato dell’ormai imminente esito referendario sulla riforma fiscale e il finanziamento dell’Avs? A queste e altre domande hanno provato a dare una riposta i relatori intervenuti al ‘Tax update event’ organizzato da EY Lugano negli scorsi giorni al Lac. Dopo i saluti di Stefano Caccia, Partner e Office leader di EY Lugano, e sotto la guida di Sandro Jaeger, Tax Manager e responsabile Tax di EY Lugano, si sono alternati sul palco Alberto Petruzzella, presidente della Supsi e dell’Associazione bancaria ticinese, il vicedirettore della Divisione delle contribuzioni del Canton Ticino Costante Ghielmetti, il Managing Partner di EY Italia Marco Magenta nonché Nic Weber, Vat Senior Manager di EY Lugano. L’ormai tradizionale evento dedicato alle novità fiscali è stato aperto dall’intervento di Alberto Petruzzella, il quale ha illustrato i capisaldi e le peculiarità del sistema formativo svizzero. L’accento è stato posto in particolare sui vantaggi del sistema duale e la crescita esponenziale della formazione professionale. Molto atteso il contributo di Costante Ghielmetti focalizzato sulle novità normative oggetto della consultazione popolare prevista per il prossimo 19 maggio. “Non è probabilmente una riforma eccellente”, ha ammesso il vicedirettore della Divisione delle contribuzioni, “ma tecnicamente indispensabile”, considerato il momento storico e le pressioni internazionali sulla Svizzera. Per quanto concerne il Canton Ticino nello specifico, Ghielmetti ha precisato che è imperativo coniugare la necessità di un maggiore equilibrio nell’imposizione delle imprese con quella di un potenziamento della competitività rispetto agli altri Cantoni. Il pacchetto di misure destinato a realizzare questi due obiettivi prevede, accanto all’abolizione dei regimi di tassazione privilegiata, una riduzione dell’aliquota sull’utile delle persone giuridiche, l’introduzione di incentivi in ambito di ricerca e sviluppo e la possibilità di dichiarare le riserve occulte in neutralità fiscale.