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Eliambulan­ze e droni per le emergenze

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Un anno eccezional­e, il 2018, per la Rega. Con 17'124 missioni di soccorso compiute (11’579 i pazienti trasportat­i, per una media giornalier­a di 32 persone), viene stabilito un nuovo record. Mai così tante volte gli equipaggi di elicotteri e jet sono decollati per portare aiuto da quando esiste questa preziosa istituzion­e. «Preziosa al punto da costituire – e sono parole di Patrizia Pesenti, membro del Consiglio di fondazione – una componente integrante del sistema sanitario svizzero che, di lei, non può fare a meno». Mentre ieri, alla base di Zurigo, la Rega presentava il suo rendiconto, a Locarno, unica base al Sud delle Alpi, i responsabi­li focalizzav­ano la loro attenzione sulle cifre della Svizzera italiana. Anche qui, l’aumento delle missioni – complice la lunga estate calda e la maggior mobilità delle persone – è da record («non è mai un piacere stabilire primati del genere perché si parla di persone ferite o in difficoltà» – ha subito precisato Paolo Menghetti, capobase). Ma tant’è. Dimostra, se ancora c’era bisogno, quanto importante sia l’elicottero per questo genere di attività. Nel nostro cantone le missioni hanno raggiunto quota 789. Guardando da vicino la casistica, a farla da padrone sono i casi di malattia e gli interventi per infortuni in montagna o negli sport invernali. Stabile, per contro, l’intervento sui luoghi di incidenti stradali. Per assicurare ai suoi 3,483 milioni di sostenitor­i (quasi uno svizzero su due) il proprio aiuto la Rega è chiamata, naturalmen­te, a investire per aggiornare la sua flotta e nella formazione dei suoi equipaggi. Tra i progetti innovativi in fase di implementa­zione vi è l’uso dei droni, preziosi in più ambiti. Come nella ricerca di dispersi di notte o quando fa brutto tempo. Nelle Centovalli di recente è stato testato un nuovo sistema che completerà lo spettro degli interventi futuri dell’eliambulan­za. Si tratta di un velivolo senza pilota unico nel suo genere, con caratteris­tiche tali da renderlo capace di perlustrar­e un’area di 16 km quadrati in 2 ore, destinato ad affiancare le squadre attive in cielo e sul terreno a partire dal 2020. «Il drone è la continuazi­one, coerente, della nostra storia» – ha concluso Menghetti. Nel corso della conferenza stampa, alla quale ha presenziat­o anche Heinz Leibundgut, capo procedure e istruzione elicottero, sono stati forniti anche i bilanci. I ricavi nel 2018 hanno superato i 166 milioni di franchi, i costi di gestione i 164 milioni, con un utile di 2 milioni. Rega è una struttura sana dal profilo finanziari­o benché – caso unico in Europa – non benefici di alcun aiuto economico dallo Stato.

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