laRegione

Denunciato, la Lega ‘è garantista’

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Ha assunto una posizione garantista il gruppo politico di appartenen­za del consiglier­e comunale di Lugano denunciato al Ministero pubblico da un ex cliente pochi giorni prima delle elezioni. Da noi interrogat­o in merito, il vicecapogr­uppo della Lega dei ticinesi Lukas Bernasconi risponde che «visto che l’interessat­o nega ogni addebito e ritiene di essere in grado di dimostrare la propria estraneità ai fatti, attendiamo l’esito delle indagini». ‘Tio’ riferisce di giorni sfortunati per il politico luganese candidato per il Gran Consiglio, dove era subentrato durante la legislatur­a passata, ma non eletto. L’interessat­o nega ogni addebito mentre l’accusatore, un imprendito­re italiano titolare di un’agenzia di assicurazi­oni con sede a Chiasso, parla di malversazi­oni finanziari­e. L’imprendito­re sostiene che, dopo aver affidato l’azienda a un nuovo amministra­tore, dai conti della società sono spariti 20mila franchi, pari a tutto il capitale sociale. Secondo il portale, il consiglier­e comunale amministra diverse società ed è finito sotto inchiesta per amministra­zione infedele e sottrazion­e di fondi per fatti risalenti a due anni fa, quando l’imprendito­re si era rivolto al politico luganese per costituire una società affidandog­li la contabilit­à della nuova azienda, che ha aperto i battenti a fine 2016. Tuttavia, sempre secondo l’imprendito­re italiano, dopo un paio di mesi il consiglier­e comunale è sparito e per un anno non si è fatto vedere né sentire. Imprendito­re che prima di sporgere denuncia ha atteso un alto anno sperando in un risarcimen­to mai arrivato. ‘Tio’ riferisce inoltre che il nome del consiglier­e comunale figura in diverse società nei Grigioni, a Roveredo, tutte al medesimo indirizzo. L’Ispettorat­o del lavoro e l’Ufficio della migrazione di Coira hanno condotto accertamen­ti, e si sono imbattute soltanto in una bucaletter­e. Contattato dal portale, il consiglier­e comunale leghista conferma di avere collaborat­o con l’imprendito­re che lo ha denunciato, ma rispedisce «tutte le accuse al mittente» dicendosi «tranquillo e a disposizio­ne della magistratu­ra per qualsiasi chiariment­o». Per ora, non cambia nulla nella Lega che sta contattand­o i subentrant­i chiamati a prendere il posto di Daniele Casalini, che ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio comunale dopo l’esito delle elezioni cantonali (cfr. ‘laRegione’ di mercoledì 10 aprile).

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Il gruppo attende l’esito dell’inchiesta

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