laRegione

Alle armi! #1

- di Susanna Petrone

Corna, zoccoli, becchi, artigli, zanne, aculei, denti…veleni! Breve viaggio alla scoperta di alcune “armi” da difesa o d’attacco in “dotazione” al regno animale. Perché si combatte in natura? Per tanti motivi diversi, ma mai così, tanto per fare. Per esempio, i predatori attaccano le prede per istinto naturale. Ma lottano o competono fra loro tutti gli animali, anche i meno aggressivi, quando si tratta di difendere il proprio territorio, procurarsi il cibo (specie in tempo di carestia), conquistar­e una compagna, difendere la prole o, più sempliceme­nte, per sfuggire al nemico. In natura si aggredisce o ci si difende per un solo scopo: sopravvive­re e perpetuare la propria specie.

Armi… spuntate!

Sì, ma solo fino alla prossima stagione degli amori. I “palchi”, ovvero le corna dei cervidi, non sono permanenti, ma cadono e rispuntano ogni anno. Va da sé che nessun cervo, alce, wapiti o renna, sarà tanto sciocco da ingaggiare una lotta nel periodo in cui è privo di

corna, ma basta attendere la primavera e il periodo degli amori, in cui il maschio compete con altri compagni per la conquista delle femmine, che la storia cambia. E boschi e foreste risuonano del cozzare dei palchi l’uno contro l’altro. I palchi sono prerogativ­a dei maschi, con una sola eccezione: la renna, in cui anche le femmine portano le corna. I mammiferi con le corna si dividono in due grandi famiglie: i cervidi

(cervo, alce, capriolo etc.) che hanno le corna ossee e le rinnovano ogni anno ed i bovidi (pecore, capre, vacche, antilopi, stambecchi e camosci) che hanno “vere” corna cornee che crescono tutta la vita. Una curiosità: le corna caduche (cioè quelle che cadono per tornare a spuntare in primavera) più pesanti sono quelle dell’alce che arrivano a pesare anche 45 chili: è davvero impression­ante come una simile quantità di tessuto osseo possa cadere e ricrescere in così pochi mesi! E poi c’è il Kouri, una razza di bue domestico africano, che è davvero singolare: le sue corna non sono solo grosse ma anche “grasse”. Nelle corna del Kouri possono essere stivate provviste di acqua e grasso per i tempi “magri”.

E le femmine stanno a guardare…

Cosa mai potrebbero avere di simile un cervo e un coleottero? Il maschio di Cervo volante, uno dei più grandi coleotteri europei, possiede delle mandibole enormi e ramificate, del tutto simili ai palchi dei cervi maschi. Proprio come accade per i “veri” cervi al tempo degli amori, anche i maschi di Cervo volante si esibiscono in combattime­nti “testa a testa”. E le femmine? Sono molto più piccole e preferisco­no stare a guardare.

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© Toby Atkinson Due wapiti mentre lottano nel periodo degli amori

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