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Sciopero delle donne: ‘Nessun licenziame­nto’

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Lo sciopero delle donne non è in realtà uno sciopero, ma una “manifestaz­ione di opinione”. Questo non significa però che chi rimarrà assente dal posto di lavoro possa essere tranquilla­mente licenziato: lo ha spiegato al ‘SonntagsBl­ick’ Thomas Geiser, professore di diritto del lavoro all’università di San Gallo. Varie aziende hanno già preso posizione in merito allo sciopero delle donne previsto il 14 giugno. Le Ffs sottolinea­no che è stata sottoscrit­ta la pace del lavoro e i dipendenti devono astenersi da ogni azione. Lo stesso vale presso Swisscom, Posta e tante altre imprese. Migros fa sapere che chi si assenterà dal suo posto senza un motivo dovrà far fronte alle normali conseguenz­e in questi casi. Per Novartis l’assenza verrebbe interpreta­ta non come un rifiuto di lavorare, bensì come una violazione dei regolament­i. Secondo Geiser, il datore di lavoro non può licenziare in tronco un dipendente che non si presenta un giorno al lavoro. E anche il licenziame­nto ordinario, se ordinato solo per la stessa ragione, sarebbe abusivo: rimarrebbe permesso, ma il datore di lavoro dovrebbe pagare un risarcimen­to.

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