Per il presidente ecuadoriano Moreno Assange faceva la spia nell’ambasciata
Julian Assange ha ripetutamente violato le condizioni dell’asilo e ha cercato di usare l’ambasciata ecuadoriana a Londra come un “centro di spionaggio”. Lo sostiene il presidente dell’Ecuador, Lenín Moreno, in un’intervista al ‘Guardian’, la prima concessa a un media in inglese da quando al fondatore di Wikileaks è stato revocato l’asilo. Moreno ha negato di aver agito per rappresaglia per il modo in cui erano stati fatti trapelare documenti che riguardano la sua famiglia e ha detto di essere dispiaciuto che Assange abbia usato l’ambasciata per interferire nelle democrazie di altri Paesi. “La nostra decisione non è arbitraria, ma si basa sulle leggi internazionali”, ha aggiunto. Intanto sabato più di 70 parlamentari britannici hanno firmato una lettera dove sollecitano il ministro dell’Interno a consegnare Assange alle autorità svedesi se ne chiederanno l’estradizione. E ieri il padre biologico di Assange ha lanciato un appello al premier australiano, affinché chieda l’estradizione.