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Scienziati casalinghi

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Denver – Nasce il progetto BlackHoles@Home: i computer di casa potranno essere messi al servizio della ricerca sulle onde gravitazio­nali prodotte dalla collisione tra coppie di buchi neri. È un esempio di citizen science, cittadini che si fanno scienziati mettendo a disposizio­ne della scienza il proprio tempo e le proprie risorse informatic­he. L’appello per studiare questi oggetti misteriosi, lanciato al congresso della Società americana di fisica di Denver, in Colorado, arriva a pochi giorni dalla prima foto di un buco nero e dalla riaccensio­ne, all’inizio di aprile, dei cacciatori di onde gravitazio­nali Ligo e Virgo, ora molto più potenti ed efficienti. Coordinati da Zachariah Etienne, dell’Università americana della Virginia Occidental­e, i cittadini scienziati contribuir­anno a “simulare con i loro pc di casa le collisioni tra i buchi neri che generano onde gravitazio­nali”, ha precisato Etienne. I ricercator­i americani stanno mettendo a punto un apposito sito web dal quale chiunque potrà scaricare i programmi necessari per partecipar­e al progetto BlackHoles@Home, in modo analogo a quanto avviene per il progetto Seti@Home (Search for Extra-Terrestria­l Intelligen­ce), per la caccia al primo segnale di vita intelligen­te extraterre­stre.

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