Ortelli: la nostra sarà una squadra più esperta
Il Team Ticino che prenderà parte al torneo di Bellinzona accoglie alcuni fuori quota da Acb, Chiasso, Lugano e Sion
La coppia affiatata chiamata a dirigerla sarà formata da Ludovico Moresi e Cao Ortelli, responsabili tecnici del Team Ticino U18 che però darà solo alcuni giocatori alla selezione che da giovedì prenderà parte alla 79ª edizione del Torneo giovanile di Bellinzona. La squadra rossoblù sarà infatti integrata da alcuni arrivi «dal Bellinzona, dal Chiasso e anche dal Sion – spiega Ludovico Moresi –. Tutti ex giocatori del Team Ticino, con l’eccezione di due ragazzi del Chiasso – che fa parte del partenariato – che il club rossoblù ci ha chiesto di mettere alla prova in prospettiva prima squadra. È la formula stessa del torneo che ha portato a questo, perché sono stati concessi sei fuori quota. Avremo una squadra più esperta e maggiormente adatta al livello del torneo. La vera sfida risiede nell’opera di assemblaggio, da completare in pochi giorni. Dal Chiasso arrivano Dumitrescu, nazionale romeno impegnato con la Primavera del Padova, e un esterno del Ghana tesserato per i rossoblù da febbraio ma non ancora aggregato alla squadra per il contingente degli extracomunitari. Gli ex Team Ticino sono Doldur del Bellinzona, Anselmi, Schneeberger e il portiere Soldini, dall’Under 21 del Lugano, e Facchin, di rientro da Sion appositamente per disputare il torneo. Questi innesti comportano che molti dei nostri
ragazzi della Under 18 rimangano fuori, perché lo spazio si riduce a tre, quattro posti. I ragazzi sono al corrente, si rifaranno l’anno prossimo». L’obiettivo è vincere il torneo. «Siamo la squadra di casa e su di noi ci sono grandi aspettative. Il livello della concorrenza è alto e la formula adottata favorisce le squadre che vengono da fuori. Sono tutte dotate di una Under 19, l’allargamento del numero
dei fuori quota consente loro di schierarla quasi al completo. Le avversarie saranno tutte più strutturate. La nostra squadra può invece definirsi una selezione, con sette elementi su undici che si aggregano all’ultimo momento al gruppo della U18 con cui sono solito lavorare». Il suddetto Team Ticino Under 18 sta ottenendo risultati lusinghieri nel campionato Under 17, che può ambire a vincere. «All’andata
siamo retrocessi. È una squadra molto giovane, in larga parta costituita da ragazzi del 2002. Eravamo un po’ acerbi, soprattutto sul piano fisico, e abbiamo pagato dazio. Fortunatamente la formula adottata in Svizzera prevede anche questi inconvenienti e non li penalizza. Ora disputiamo un campionato Under 17 in cui, per una questione numerica, giocano per lo più gli U17, con due o tre 2001, e stiamo
facendo un torneo di vertice. Puntiamo a vincere il titolo. Nella prossima stagione questa squadra sarà già pronta e attrezzata per disputare il campionato Under 18. È un sistema che funzione bene, questo: lo scorso anno lo Xamax ha fatto il percorso che stiamo facendo noi adesso: è stato promosso dalla Under 17, una sorta di pre-campionato Under 18 con molte delle migliori realtà nazionali, e quest’anno è secondo in classifica nella Under 18». Quali sono le prospettive di questo ciclo? «Si corre sempre il rischio di perdere qualche pezzo per strada, fa parte del gioco. Sono ragazzi che già si sono messi in luce, vanno a fare esperienza in club importanti. Tra quelli che sono con noi ci sono molti prospetti interessanti. Alcuni di loro si affacciano alle Nazionali giovanili».