I ginevrini spendono 400 milioni all’anno in Francia Per il governo cantonale la situazione non è ‘drammatica’
Ginevra – Il volume degli acquisti effettuati oltreconfine è meno sostanzioso di quanto ci si potrebbe immaginare, perlomeno nella regione di Ginevra. Su una somma di 100 euro disponibile per il proprio consumo corrente, una economia domestica ginevrina ne spende solo 9 nella vicina Francia, mentre nel senso opposto la spesa è di 5 euro su 100. I dati emergono da uno studio dell’impresa francese Aid, specializzata nelle ricerche sui consumi, effettuato su un campione rappresentativo di 3’400 economie domestiche. Secondo l’indagine, le spese dei residenti svizzeri in Francia ammontano a circa 400 milioni di franchi all’anno su un volume d’affari totale dei negozi situati nel territorio della ‘grande Ginevra’ – comprendente il canton Ginevra, la striscia di canton Vaud verso Nyon e il territorio francese circostante – che supera leggermente i sette miliardi. I residenti della vicina Francia, per contro, consumano per 150 milioni di franchi all’anno presso insegne svizzere. La fuga di volume d’affari oltre frontiera è certo reale, anche se in volume il fenomeno non ha nulla di “drammatico”, ha commentato in una conferenza stampa il consigliere di Stato ginevrino Antonio Hodgers. L’esponente dei Verdi nel governo cantonale si mostra per contro più preoccupato per le questioni di mobilità legate a questi acquisti transfrontalieri, nei quali l’auto è regina. Per Hodgers le autorità su entrambi i lati della frontiera dovrebbero coordinarsi meglio, al fine di favorire per quanto possibile la mobilità dolce e i trasporti pubblici.