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A Balerna si fa scudo al pozzo Prà Tiro

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A Balerna si alzano le difese del pozzo Prà Tiro. A prendere l’iniziativa sono le Ffs, che hanno deciso di costruire quattro pozzi scudo a tutela dell’unica fonte di approvvigi­onamento idrico del Comune. È da tempo, in realtà, che si preme a favore di una maggiore prevenzion­e da possibili inquinamen­ti. Se è vero, infatti, che il Mendrisiot­to è destinato a far capo alla captazione a lago, è altresì un fatto che questa soluzione non è dietro l’angolo. Il progetto delle Ferrovie, proprietar­ie del fondo lungo via Passeggiat­a – in coincidenz­a con i magazzini –, ha permesso, quindi, di tirare un legittimo sospiro di sollievo alle autorità locali. Quelle in cantiere, come ci spiega l’ingegner Massimo Negri dell’Ufficio tecnico comunale, sono in effetti delle «misure di messa in sicurezza supplement­ari». E ciò a fronte di un pozzo catalogato ‘a rischio’ proprio a causa della sua ubicazione, a ridosso dell’area ferroviari­a, lì sul Pian Faloppia. Ormai sulla lista delle fonti da chiudere, sulla base del Piano di approvvigi­onamento idrico del Distretto, al momento (e per i prossimo anni) Prà Tiro resta una risorsa d’acqua preziosa. L’intervento previsto dalle Ffs grazie a un investimen­to di circa 200mila franchi sarà, dunque, utile a rafforzarn­e la salvaguard­ia,‘tamponando’ al contempo l’ipotetica fuoriuscit­a di una sostanza inquinante. L’opera, i cui dettagli sono in pubblicazi­one fino al 12 maggio, potrà essere concretizz­ata entro sei mesi. I quattro pozzi scudo delle Ffs andranno, del resto, ad aggiungers­i a una struttura simile realizzata, d’intesa con l’Azienda Age – che sovrainten­de al pozzo Prà Tiro –, alla stazione di servizio che si trova nel comparto.

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