Vecchia signora, non scherzare con i Lanceri
Max Allegri sperava di arrivare all’appuntamento di Champions con lo scudetto già in tasca. Ma forse la sconfitta del weekend, in formazione per altro ampiamente rimaneggiata, non è stata un male. Perché contro l’Ajax non sono ammessi cali di tensione. L’1-1 dell’andata, è vero, favorisce la Juventus, ma i “Lanceri” hanno dimostrato negli ottavi di finale di non temere nemmeno il Santiago Bernabeu, figuriamoci l’Allianz di Torino. Le piccole pesti olandesi non hanno nulla da perdere e proporranno certamente lo stesso gioco sfrontato e offensivo che aveva tagliato le gambe alle merengues. Rispetto al Real, la Juve appare però più attrezzata. In primo luogo perché difficilmente si farà sorprendere dall’atteggiamento olandese; in secondo luogo perché avrà a disposizione un certo Cristiano Ronaldo, già decisivo all’andata. Ad Amsterdam sarà lui il sorvegliato speciale, assieme ai suoi 125 gol in Champions League, dei quali 24 messi a segno nelle 21 partite disputate nei quarti di finale. E al suo fianco potrà contare sulla stella nascente del calcio italiano, Moise Kean, in rete otto volte in meno di due mesi. Con l’appoggio dello Stadium, la Juve avrà i pronostici a suo favore, ma dovrà prestare grande attenzione se non vorrà vanificare la rincorsa a una Champions che insegue dal 1996. Come a Torino, anche a Barcellona i favori del pronostico sono tutti per la squadra di casa. Ma proprio come l’Ajax, il Manchester United va preso con le pinze. Lo 0-1 subito all’Old Trafford sembra averlo condannato, ma se negli ottavi gli olandesi erano andati ad espugnare Madrid, i Red Devils avevano ribaltato al Parco dei principi lo 0-2 subito all’andata. Insomma, per Ronaldo e Messi due impegni da favoriti, ma densi di rischi.