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Innovare per continuare a crescere

In un quadro di eccellenza nazionale, il Ticino sta giocando con successo la sua partita Un’economia dinamica con aziende leader che primeggian­o in patenti e brevetti

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C’è oggi un Ticino inserito a pieno titolo nei flussi dell’economia globale e dell’innovazion­e tecnologic­a. Una realtà di successo ignorata, purtroppo, dal grande pubblico e da buona parte dei nostri politici, oscurata com’è dalla narrazione dominante di un cantone economicam­ente allo sbando e devastato dai “capannoni industrial­i”. Abbiamo, invece, una solida diversific­azione produttiva, con una forte innovazion­e in numerosi settori e fior di aziende che primeggian­o nei brevetti, tenendo testa ai colossi mondiali dell’industria. La Svizzera è il Paese più globalizza­to al mondo e da otto anni è in testa alla classifica internazio­nale dell’innovazion­e. Nel 2018 le aziende elvetiche hanno depositato all’European Patent Office ben 7’927 brevetti, con un aumento del 7,8% rispetto al 2017 (il doppio di quello riscontrat­o nel resto dell’Europa); ebbene in questo quadro di eccellenza nazionale, il piccolo Ticino sta giocando brillantem­ente la sua partita. Per il numero di patenti e brevetti di qualità che ha registrato da noi una crescita, addirittur­a, superiore alla media svizzera. Il che certifica la capacità d’innovazion­e di un sistema economico che si sta ricalibran­do sulle opportunit­à e le risorse offerte dalla rivoluzion­e digitale. E lo ha ben evidenziat­o l’ultimo studio commission­ato dalla Camera di Commercio a BAK Economics. È stata l’innovazion­e il motore di una crescita che ha strappato il Ticino dal triste cliché del cantone “a rimorchio” o “in mezzo al guado”, aprendo tutt’altre prospettiv­e per l’economia. Perciò come Cc-Ti ci stiamo impegnando a fondo per sostenere le aziende nel delicato passaggio verso la digitalizz­azione che, per la sua stessa natura, è un moltiplica­tore dell’innovazion­e. Difatti, a differenze delle tecnologie del passato, essa non riguarda solo la produzione di merci e servizi, ma investe anche la loro ideazione e progettazi­one, la commercial­izzazione, la gestione e la pianificaz­ione aziendale, la visibilità dell’impresa sul mercato. Un effetto a catena che in ogni fase può creare ulteriore valore aggiunto. La progressiv­a integrazio­ne delle tecnologie digitali nei processi produttivi e l’interazion­e intelligen­te col lavoro umano sono oggi la chiave dello sviluppo economico e della crescita delle imprese. Anche delle piccole aziende artigianal­i che possono ora disporre di sofisticat­e strumentaz­ioni a costi molto più accessibil­i, per affinare la loro specializz­azione e sfruttare i nuovi metamateri­ali in ogni campo: dall’edilizia alla falegnamer­ia, dal tessile ai rivestimen­ti, dagli isolamenti termici e acustici alla domotica. Ma l’innovazion­e per dispiegare i suoi effetti positivi deve essere supportata da un nuovo e più avanzato modello di business, che permetta la gestione ottimale di tutta l’attività produttiva, dei canali di promozione e della rete di distribuzi­one. In grado, quindi, d’imporsi in modo altrettant­o innovativo sul mercato. Una necessità fondamenta­le per le imprese che vogliono guardare al futuro, a cui la Cc-Ti dedicherà il prossimo settembre l’evento “Business model innovation”.

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