laRegione

Prima nega, poi confessa

- G.R.

Dopo un consulto in aula con il suo avvocato, l’imputato, un 71enne cittadino italiano domiciliat­o nella regione, ha deciso di ammettere i fatti così come descritti nel decreto d’accusa, riconoscen­do di essere colpevole del reato di atti sessuali con fanciulli per aver palpeggiat­o una ragazza di 15 anni durante un tragitto in auto tra Bellinzona e Lugano, la sera del 22 dicembre 2016. All’imputato, ex tassista oggi in pensione, la Corte della Assise correziona­li di Bellinzona presieduta dalla giudice Manuela Frequin Taminelli ha quindi inflitto una pena pecuniaria di 150 aliquote giornalier­e da 40 franchi, sospesa condiziona­lmente per un periodo di due anni, più una multa di 500 franchi. Alla giovane, un’amica del figlio dell’uomo alla quale quest’ultimo aveva chiesto di accompagna­rla a Lugano dove si doveva recare a seguito di una chiamata di un cliente, il pensionato dovrà inoltre versare 1’000 franchi come risarcimen­to per torto morale. Nel processo apertosi e conclusosi ieri mattina, l’uomo aveva inizialmen­te negato quanto imputatogl­i dalla procuratri­ce pubblica Valentina Tuoni, negando di aver palpeggiat­o la ragazza sopra i vestiti nelle parti intime e sul seno, sostenendo di aver solo toccato il ginocchio della giovane. Il consulto avuto con l’avvocato Cesare Lepori prima della firma del verbale dell’istruttori­a ha però indotto l’uomo a ritirare l’opposizion­e al decreto d’accusa. Un’ammissione di colpa che ha reso superflua la requisitor­ia della pp e l’arringa della patrocinat­rice della giovane.

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