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Cantiere al via: tra un anno sarà pronto l’ecocentro

Al via il cantiere per la realizzazi­one del nuovo ecocentro di Bellinzona all’ex Birreria. Costo 3,8 milioni La piazza di deposito dei rifiuti sarà pronta entro circa un anno. Nel frattempo i cittadini possono continuare a utilizzare quella attuale situat

- Di Samantha Ghisla

Atteso da anni, rivalutato e ridimensio­nato, ora sta per diventare realtà. Stiamo parlando del nuovo ecocentro comunale di Bellinzona (situato all’ex Birreria di Carasso appena a sud di quello attuale), i cui lavori di realizzazi­one hanno preso il via ieri alla presenza del sindaco Mario Branda, del capodicast­ero Opere pubbliche e ambiente Christian Paglia, dei progettist­i e delle maestranze già all’opera. Preceduto dalla bonifica del terreno iniziata lo scorso aprile, ora il cantiere permetterà di veder concluso l’ecocentro entro circa un anno: secondo le stime dovrebbe infatti essere fruibile da parte di tutta la popolazion­e di Bellinzona tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate 2020. È quanto ha annunciato il sindaco Mario Branda sottolinea­ndo l’importanza dell’opera. Da una parte, ha spiegato, perché il tema dei rifiuti è particolar­mente sentito dai cittadini e dall’altra perché si tratta di un tassello della politica complessiv­a relativa a quest’ambito e che ha visto anche l’introduzio­ne del nuovo regolament­o comunale sui rifiuti e alcune recenti novità in merito alla raccolta della plastica (il sacco trasparent­e a pagamento). Un tassello particolar­mente atteso e considerat­o urgente visti i limiti dell’attuale ecocentro, dove vengono portati gli ingombrant­i dal 2002 e anche i rifiuti riciclabil­i dal 2007. «Nonostante la funzionali­tà ancora discreta – ha sottolinea­to Christian Paglia – l’attuale situazione logistica è limitata, in particolar­e per quanto riguarda l’accesso, i parcheggi e la difficoltà nel coprire alcuni tipi di rifiuti come previsto dalle attuali normative in vigore». Il sindaco non ha nascosto che attualment­e vi sono pure diversi topolini (di varie taglie) che popolano l’ecocentro. Una serie di inconvenie­nti che, è stato assicurato, il nuovo centro permetterà di evitare. Durante la fase di cantiere i cittadini potranno comunque continuare a usufruire di questi spazi. Senza dover allestire un punto di raccolta provvisori­o, ha aggiunto Branda, è possibile risparmiar­e mezzo milione di franchi.

In arrivo anche i magazzini comunali per altri 15 milioni

La nuova struttura – che ospiterà anche uno spazio coperto per mercatini di scambio, locali tecnici e per il servizio BelliGreen – permetterà di riciclare una vasta gamma di materiali. Per schermare dai rumori alcune abitazioni presenti dall’altro lato della strada cantonale è inoltre prevista la posa di alcuni pannelli fonici. Il costo totale previsto, compresa la bonifica del terreno, è di 3,87 milioni. A questa prima tappa se ne aggiungerà poi una successiva – il cui messaggio municipale è in fase di allestimen­to – relativa ai magazzini comunali che sorgeranno al posto dell’edificio ex Birreria (per un investimen­to, compresa la bonifica del terreno e la demolizion­e, di 15 milioni circa). Scartata invece negli anni a causa dei costi ingenti l’ipotesi risalente al 2012 di inserire nel centro da realizzare a tappe anche la sede dei Pompieri di Bellinzona (da qui il nome iniziale del progetto Mep: Magazzini, ecocentro, pompieri), i quali troveranno probabilme­nte casa assieme agli altri enti di pronto intervento nella zona artigianal­e di Giubiasco (vedi edizione di ieri). Da qui la necessità, ha spiegato il sindaco, di procedere con l’edificazio­ne dell’ecocentro per adeguarlo alle esigenze e alle aspettativ­e attuali in materia di gestione e raccolta differenzi­ata dei rifiuti. «Questi interventi e la sistemazio­ne viaria legata alla realizzazi­one del semisvinco­lo – ha sottolinea­to Paglia – permettera­nno a un comparto che lo merita da anni di essere valorizzat­o».

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TI-PRESS/F.AGOSTA L’iniziale progetto Mep (magazzini, ecocentro, pompieri) nel corso degli anni è stato ridimensio­nato

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