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Un Angelo che vola basso (per ora)

A sei giorni dalla ripresa del campionato Angelo Renzetti non si sbilancia: ‘In avvio dovremo essere molto circospett­i’

- Di Sebastiano Storelli

Il presidente Renzetti si avvicina all’esordio del suo Lugano vivendo un paradosso, perché ‘alla squadra serve qualche ritocco’, ma allo stesso tempo è ‘preoccupat­o’ dall’aspetto finanziari­o.

A Cornaredo 7’000 spettatori in campionato non si vedono dalla notte dei tempi, eppure domenica hanno salutato la nuova Inter di Antonio Conte. Per il presidente bianconero Angelo Renzetti un pizzico di invidia è naturale... «Sarebbe bello se fosse sempre così. Ma non mi pongo medie da dover raggiunger­e, nel calcio gli spettatori arrivano a dipendenza dei risultati».

Risultati che, invero, sotto la gestione di Renzetti sono arrivati eccome. Tant’è vero che da settembre prenderà avvio la seconda avventura europea in tre anni. Una nuova partenza anche per un presidente fino a poche settimane fa considerat­o sul piede di partenza e ritrovatos­i invece saldamente al timone della barca bianconera... «Se sono ancora presidente lo devo in primo luogo alla squadra. Sono stato mantenuto in carica dai giocatori grazie alla loro conquista di un posto in Europa. Al di là delle decisioni di Novoselski­y, se non fosse giunto il “regalo” da parte dei giocatori sarei comunque stato costretto a cedere la mano. Adesso sto vivendo questo periodo con molto realismo. Mi sono reso conto che la rosa va rinforzata e in questo senso ci siamo già mossi a fondo: d’altra parte, vivo con la preoccupaz­ione di dover rientrare dagli sforzi prodotti sul mercato e al momento non ci sono ancora riuscito perché in uscita non ci sono stati movimenti».

Lo staff dirigenzia­le ha portato a Cornaredo Aratore, Custodio, Rodriguez, Obexer, Lovric, Holender, più alcuni elementi di rientro da prestiti. Alla voce uscite, invece, nessuno dei pezzi pregiati ha trovato una sistemazio­ne... «È evidente che il mercato prosegue fino a fine agosto, ma in Svizzera siamo sempre penalizzat­i: i nuovi acquisti spesso non sono pronti per l’inizio del torneo in quanto appena aggregati, mentre i potenziali partenti hanno sovente la testa già altrove, oppure il club ha paura di utilizzarl­i e rischiare un infortunio che ne compromett­erebbe la cessione. Alla luce di questi aspetti, nelle prime settimane dovremo essere molto circospett­i per cercare di incamerare il maggior numero di punti, in un momento della stagione nel quale non siamo ancora pronti per esprimere tutto il nostro potenziale».

Il pezzo più pregiato in uscita è senza dubbio Junior... «Anche nel suo caso, però, al momento non c’è nulla di concreto, nulla più di pour parler, con qualche trattativa più avanti di altre, ma che per un motivo o per l’altro è andata a farsi benedire. In genere il mercato si divide in due fasi: la prima, durante la quale chi ha seguito attentamen­te un giocatore è pronto a investire subito con scienza e coscienza e la seconda, quella di coloro i quali preferisco­no speculare aspettando la fine del mercato o si ritrovano all’ultimo momento con una posizione da coprire, magari a seguito di un infortunio. La speranza c’è sempre, ma fin tanto che non vedo nero su bianco, l’incertezza a livello economico permane». Angelo Renzetti è famoso per aver (quasi) sempre azzeccato gli acquisti più importanti e per aver (quasi) sempre centrato i pronostici a lungo termine... «Per capire dove potrà andare questo Lugano preferisco attendere che tutti i giocatori siano pronti. Sono convinto che la partenza possa essere determinan­te: se iniziamo senza perdere troppi punti e rimaniamo in gruppo, guadagnere­mo autostima e alla lunga potremo fare molto bene».

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TI-PRESS/GOLAY La stagione bianconera riparte dall’abbraccio tra il presidente e Fabio Celestini

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