L’Uft: saltare le fermate è ‘ragionevole’
Le Ffs devono però ricorrere a questa possibilità solo in caso di necessità
L’Ufficio federale dei trasporti (Uft) ha esaminato con attenzione la possibilità di ‘saltare’ fermate in caso di ritardi dei treni delle Ffs. La soluzione si è rivelata buona e ragionevole, a condizione che non si esageri.
“Dal punto di vista della concessione, accogliamo favorevolmente l’idea di tenere d’occhio l’intera rete ferroviaria in caso di disguido”, ha indicato ieri l’Uft all’agenzia di stampa Keystone-Ats. “Questo significa minimizzare l’impatto sul sistema nel suo insieme e non su un singolo treno”.
Le Ffs avevano informato l’Uft che non fermarsi a certe fermate è conciliabile con le linee guida che vengono decise con ogni cambio di orario. Questa misura porta da un lato a una stabilizzazione del traffico ferroviario nel caso di ritardi di singoli treni e permette dall’altro di evitare un effetto domino dei ritardi sugli altri passeggeri. Oltre alla soppressione di fermate, sono state prese in considerazione anche altre misure come il cambio di direzione del treno ad una stazione di passaggio, la deviazione di un convoglio in ritardo o la sostituzione con un altro treno.
Nel corso dell’attuale orario, la soppressione di fermate previste nell’orario è avvenuto 17 volte su due tratte: quattro volte tra Zurigo e San Gallo e 13 volte sulla tratta Berna-Olten-Zurigo. L’Uft ha indicato di aver preso atto del fatto che queste misure sono state messe in pratica esclusivamente per tutelare gli interessi della maggioranza dei clienti, per evitare effetti domino e sono quindi state utilizzate solo in caso di reale bisogno per l’intero sistema ferroviario. Inoltre i passeggeri toccati sono stati informati tempestivamente sulle opzioni alternative disponibili.
“La nostra conclusione è che queste misure sono una buona idea se applicate con buon senso e in funzione del mandato”, ha sottolineato l’Uft. Questo tipo di interventi deve però essere usato con prudenza e solo in caso di necessità: ovvero solo quando il traffico ferroviario o i ritardi lo impongono veramente. L’Uft ha infine invitato le Ffs a presentare alle autorità delle misure alternative, nel caso in cui in futuro la soppressione di fermate previste nell’orario dovesse aumentare in modo significativo.