Rogatoria per missile sospetto
Rimane agli arresti domiciliari nel Varesotto il 42enne di Bissone indagato dalla Digos, unitamente a un 60enne ex funzionario di dogana a Malpensa e un 51enne milanese. Il sostituto della Procura di Torino, Massimo De Filippo, ha chiesto una collaborazione alle autorità giudiziarie svizzere per ricostruire contatti e flussi di denaro del ticinese e per fare luce sul traffico di armi scoperto.
Una rogatoria internazionale per ricostruire contatti e flussi di denaro del 42enne di Bissone, agli arresti domiciliari nel Varesotto, dallo scorso luglio, nell’ambito dell’inchiesta della Digos di Torino che ha portato alla scoperta di un missile Matra aria-aria in un capannone a Rivanazzo Terme, nei pressi dell’aeroporto di Voghera. La rogatoria internazionale è stata chiesta alle autorità svizzere dal pubblico ministero Massimo De Filippo, sostituto della Procura di Torino, che coordina l’inchiesta nei confronti dei tre indagati, tutti agli arresti domiciliari, sospettati di essere coinvolti in un traffico internazionali di armi ramificato anche in zone di guerra. Oltre al ticinese sono indagati anche un 60enne, ex funzionario di dogana a Malpensa, residente a Gallarate, nel Varesotto, e un 51enne milanese, socio in affari del 42enne di Bissone. Gli inquirenti piemontesi dalla rogatoria si attendono elementi utili per indirizzare l’inchiesta iniziata nel luglio 2018, dopo che un ex agente del Kgb disse di essere a conoscenza del progetto di un attentato a Matteo Salvini, da parte di estremisti ucraini. Gli investigatori misero sotto osservazione cinque soggetti, piemontesi e valdostani, che avevano combattuto nel Donbass a fianco di una formazione ucraina in lotta contro le milizie filo-russe. Nessun indizio di un possibile “Salvinicidio”, ma uno dei cinque fu contattato da un esperto d’armi che gli chiedeva se fosse interessato ad acquistare un missile. Seguendo quella pista i poliziotti sono arrivati al capannone di Rivanazzo Terme che assieme a un secondo deposito è risultato di proprietà del 42enne di Bissone e del socio, responsabili di detenzione e messa in commercio del missile Matra aria-aria di fabbricazione francese in utilizzo alle forze armate del Qatar, trovato nei pressi dell’aeroporto di Voghera.