La Posta, modello filiale
Li chiamavano uffici postali. Oggi, cambiata veste, le hanno ribattezzate ‘filiali gestite in proprio’. La sede del Serfontana, a Morbio Inferiore, da ieri è, ufficialmente, una di queste. Sulla mappa della Posta in Ticino è la settima a fronte della cinquantina presente in Svizzera. Per il Gigante giallo è l’immagine plastica del nuovo modello che si sta introducendo. Di fatto l’espressione di un “processo di ammodernamento” varato giusto due anni orsono (da Interlaken) che quest’anno interesserà pure Airolo, Giubiasco e Lugano 4. E per il Mendrisiotto ci sono ulteriori trasformazioni in vista?, chiediamo al portavoce Marco Scossa. «Nel 2019 no. La strategia confermata è quella già annunciata e discussa». In ogni caso non si vuole sentire parlare di ‘smantellamento’. «Non è proprio il caso». La Posta, si richiama, si muove entro i confini del mandato che le è stato assegnato. Volendo fare la conta, lista sulla rete postale 2020 alla mano, nel Distretto si segnalano 4 filiali in verifica e 9 garantite sino all’anno prossimo, inclusi gli ‘sportelli’ principali di Chiasso e Mendrisio al centro di un progetto di cui, per ora, non si conoscono i dettagli. Quanto alle ‘filiali in proprio’ dal ponte-diga al confine ve ne sono una quindicina e altrettante sono quelle in partenariato (le vecchie agenzie postali). Nel nuovo corso la parola d’ordine è ‘consulenza’, come testimonia il bancone che al Serfontana riceve gli utenti all’ingresso, ben visibile la scritta ‘Benvenuti’. «I tempi cambiano, bisogna reagire alle nuove esigenze dei clienti per assicurare un servizio di qualità sul territorio», annota Carmen Bünzli, responsabile del settore filiali Mendrisiotto. Visto da Palazzo comunale tutto ciò rappresenta un «miglioramento del servizio postale», conferma Claudia Canova, sindaco di Morbio. La sede dentro il centro commerciale, del resto, serve un intero comprensorio. Un aspetto che, di sicuro, ha giocato un ruolo.