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Rally, ci risiamo

di Simona Arigoni, granconsig­liera Mps, gruppo Mps Mendrisiot­to

- Di Simona Arigoni, granconsig­liera Mps, gruppo Mps Mendrisiot­to

Si avvicina settembre e con lui il consueto (ahinoi) rally organizzat­o nella zona più inquinata della Svizzera intera. Dopo ben due tentativi in cui gli organizzat­ori hanno dimostrato totale sprezzo di regole e direttive (ricordo il rally 2017 nei giorni di massima allerta ozono in cui le direttive cantonali non permettono, o meglio, non avrebbero potuto permettere, manifestaz­ioni motoristic­he e il rally 2018 in cui le domande per i permessi non rispettava­no i tempi previsti) e dopo due anni in cui le autorità (il Consiglio di Stato in primis) hanno rilasciato le autorizzaz­ioni contro le proprie stesse direttive cantonali (ancora pende un ricorso)… ecco che finalmente al terzo tentativo tutto fila liscio: autorizzaz­ione e giorni in regola, nel peggior momento storico in cui tutto il pianeta grida vendetta, le foreste bruciano, i livelli di inquinamen­to mietono vittime ovunque.

In questo contesto ancora si vogliono permettere queste rappresent­azioni di forza e potenza (…)

(…) dannose sia per l’aria, sia per il messaggio che veicolano (ovvia la metafora).

Quindi ancora una volta e malgrado i segnali che dovrebbero indicare un cambiament­o sostanzial­e di direzione, in cui lo Stato dovrebbe condurre verso il buon senso, le strade dei nuclei del Mendrisiot­to saranno invase da bolidi dai decibel fastidiosi e da gas di scarico nefasti. Poco potranno dire i sostenitor­i delle gare in questione, rispondend­o che si tratta di “poche volte” l’anno o che “il tour de Suisse” è egualmente nocivo: la direzione non è questa, l’esempio non è questo e che il governo se ne assuma le responsabi­lità! Dunque rally, venerdì e sabato. Poi tutto finisce? No! Come se non fosse sufficient­e, il comune di Balerna (contrariam­ente alle ordinanze previste nei giorni di festa, che non permettere­bbero rumori molesti INUTILI) concede una deroga e acconsente a un’altra manifestaz­ione piena di reboanti autovettur­e: la swiss tuning car, che si terrà dalle 9 alle 19, appunto, la domenica su territorio balernitan­o. Diverse categorie, simili ambizioni: chi ha il motore più forte, potente, rumoroso. Con l’aggiunta di una miss che sarà a disposizio­ne per fare il classico richiamo maschilist­a: laverà le automobili, temo, in abiti succinti da “sexy pin-up” (cito dal volantino) per aiutare, ancora una volta come se ce ne fosse bisogno, la categoria misogina e mettere in luce le grandi aspettativ­e riservate alle donne: essere sexy, pulire, sorridere. Tutto questo in un momento delicato, in un momento in cui sia le donne sia i giovani si mobilitano in tutto il mondo per cercare di frenare il populismo, il maschilism­o, la deriva sociale e ambientale creata da questo stile di vita ed economia. Compliment­i davvero vivissimi a tutte le autorità coinvolte che rilasciano questo tipo di autorizzaz­ioni anziché impartire insegnamen­ti che ci potrebbero aiutare a ritrovare la giusta via.

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