laRegione

‘Torniamo in campo a… morire gli uni per gli altri’

-

Sei giorni fa, dopo la sconfitta di San Gallo, Fabio Celestini era stato piuttosto duro con la squadra. Nonostante, a ben guardare, l’arbitro non avesse certo favorito i bianconeri... «Non posso sempre essere positivo al 150%. Quando ci sono aspetti che non vanno occorre dirlo. E a San Gallo ho capito che occorre riprendere quel discorso di costruzion­e di uno spirito di squadra che ancora fa difetto. Fa parte di un processo di crescita e sono aspetti sui quali lavoriamo in settimana. Resto convinto che la partita di San Gallo, anche con l’uomo in meno, la si doveva portare a casa. E non l’abbiamo fatto, perché c’è stata l’ambizione personale, ma non quella di squadra. Per quanto riguarda l’arbitro, non ne ho mai parlato in 10 mesi che sono qui. Non ho mai accampato scuse per assenze, pioggia, neve, campi brutti... Non cerco scusanti e non voglio che le cerchino i miei ragazzi. Sono facili soluzioni per i deboli, per i mediocri. Non è a causa dell’arbitro se siamo usciti battuti da San Gallo, la responsabi­lità è soltanto nostra. Certo, il direttore di gioco è stato fiscale, ma avevamo comunque la possibilit­à di vincere. E non lo abbiamo fatto. Nel calcio esiste l’imponderab­ile, ciò che non possiamo controllar­e, come gli infortuni o le prestazion­i dell’arbitro: sono aspetti che si superano con il coraggio e la fiducia in sé stessi e nella squadra. Le partite di calcio “girano”, ma le svolte occorre saperle provocare. Ed è qui che abbiamo peccato: ci è mancata la grinta, la voglia di spaccare il mondo, quella cattiveria che permette alla palla di entrare a nostro favore e non a favore degli avversari. Caratteris­tiche che sono convinto i miei ragazzi posseggano e proprio per questa ragione sono molto fiducioso. Dobbiamo riattivare quei ricettori che permettano loro di andare a “morire” in campo gli uni per gli altri».

 ?? TI-PRESS/GIANINAZZI ?? Pronto al rientro
TI-PRESS/GIANINAZZI Pronto al rientro

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland